Adrano, il Pd comissariato dopo il voto Accuse di tradimenti e accordi segreti

C’è un Pd che festeggia e uno che esplode. Se, a Catania, il Partito democratico prende parte alla vittoria di Enzo Bianco, nonostante sia superato, all’interno della sua stessa coalizione, da ben tre liste, ad Adrano, uno dei sette Comuni al ballottaggio, volano gli stracci all’interno del gruppo dirigente. Dopo la violenta lite, ai limiti dello scontro fisico, tra Adele Trovato, 27 anni, giovane consigliera eletta nella lista del Pd con 486 preferenze, e il candidato sindaco del centrosinistra Pino Lo Re, quarto classificato e fermo al 12,26 per cento, tutto il gruppo cittadino è stato commissariato. Alla base della disputa si intrecciano molteplici ragioni: uno scontro generazionale, accuse di tradimento, opposte linee politiche su eventuali apparentamenti al ballottaggio. «E’ stata organizzata scientificamente una trappola nei miei confronti – denuncia Lo Re – Trovato ha fatto una campagna personalistica facendo votare per lei, ma non per il sindaco». «Dovrei vergognarmi di aver ottenuto un terzo delle preferenze di tutto il Pd? – replica la neoconsigliera – la lista che è stata presentata è ridicola, solo due candidati hanno portato voti». E su Facebook la discussione prosegue, animata dai rispettivi sostenitori.

L’implosione del Pd adranita comincia già in campagna elettorale, con un tentativo di dialogo con le forze di centro ed autonomiste (Udc e Articolo 4), naufragato all’ultimo momento. «Lo Re non voleva l’accordo con l’Udc e alla fine la candidata su cui sono confluiti i centristi ci ha preceduti, arrivando terza», accusa Trovato. «A otto giorni dalla consegna delle liste si pensava addirittura di non presentare il simbolo del Pd e di farlo confluire nel Megafono, sono stato io a salvare tutto e a creare una lista in una settimana», attacca Lo Re. Finito lo spoglio, sono stati i numeri, impietosi, a parlare: il Partito Democratico ha ottenuto 1.455 voti, di cui 486 vengono da Adele Trovato e 333 da Pietro Mavica. Lo Re, il candidato sindaco sostenuto anche dal Megafono, si è piazzato quarto portando a casa 2.367 preferenze, circa 300 in meno delle sue liste. «Ma poteva andare ancora peggio se non avessi ottenuto voti anche da altre coalizioni», sottolinea.

L’accusa nei confronti della giovane consigliera, senza mezzi termini, è di «tradimento». «Non aveva neanche il nome del candidato sindaco sui suoi volantini – sbotta Lo Re – e non lo dico solo io, ma l’intero partito». Che però adesso è stato azzerato. La decisione del comitato provinciale di Catania, a sua volta commissariato mesi fa a seguito delle dimissioni di Luca Spataro, è arrivata dopo una riunione del Pd adranita in cui Lo Re sarebbe stato addirittura allontanato dalla stanza per evitare scontri fisici. «Ha perso le staffe e mi ha aggredito verbalmente con violenza», racconta la consigliera Trovato.

Ad approfondire una spaccatura ormai insanabile sono anche le trattative per il secondo turno, nel quale si confronteranno Fabio Mancuso (29,05 per cento) e Giuseppe Ferrante, del Pdl (26,13 per cento). Il primo è un ex lombardiano sostenuto da tre liste civiche: è stato sindaco di Adrano tra il 2000 e il 2008 e candidato alle recenti elezioni regionali nel Partito dei Siciliani. Ferrante è il primo cittadino uscente: quattro anni al governo della città grazie all’appoggio del Pd, poi la rottura, a 12 mesi dalla fine del mandato. Il tempo per guardarsi intorno e presentarsi a queste elezioni alla guida della coalizione di centrodestra, Pdl incluso. Popolo delle Libertà che, in un intreccio gattopardesco, cinque anni appoggiava il rivale Mancuso.

A quali dei due candidati il Pd adranita affiderà i suoi cocci? La giovane consigliera democratica accusa Lo Re di trattare segretamente con il lombardiano Mancuso, la cui condotta politica, precisa Trovato, «consideriamo incompatibile con le nostre idee». Restano due opzioni: l’alleanza con il centrodestra guidato da Ferrante o la neutralità. «Stiamo valutando entrambe», confessa lei. «Abbiamo deciso di non schierarci», taglia corto il candidato sindaco sconfitto. Ancora una volta, uno contro l’altro. Una distanza che è anche generazionale. «Non capisco perché si sentono limitati dal mio ruolo – spiega Lo Re – ad Adrano il Pd è diventato un partito per intellettuali, il popolino non ci vota più perché la dirigenza non ha saputo costruire e rinnovare». «Se lui è lì da 25 anni…», replica Trovato. La parola fine, almeno ufficialmente, la mette il coordinatore del Comitato provinciale: «Ad Adrano non ci sono le condizioni per un confronto democratico – conclude Enzo Napoli – il Pd non appoggerà nessuno ed eventuali scelte personali diverse non saranno riconosciute dal partito».

 

[Foto di Partito Democratico Adrano]


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Nel Comune etneo che si prepara al ballottaggio tra Fabio Mancuso (ex lombardiano appoggiato da liste civiche) e il primo cittadino uscente Giuseppe Ferrante (centrodestra), è guerra aperta all'interno del Partito democratico. Tra il candidato sindaco sconfitto, Pino Lo Re, e la giovane consigliera eletta, Adele Trovato. Una lite violentissima che ha portato al commisariamento del circolo. Tra le ragioni, il cattivo risultato della coalizione e visioni opposte sugli eventuali apparentamenti per il secondo turno. Sullo sfondo, uno scontro generazionale tra nuove leve e storici dirigenti

Nel Comune etneo che si prepara al ballottaggio tra Fabio Mancuso (ex lombardiano appoggiato da liste civiche) e il primo cittadino uscente Giuseppe Ferrante (centrodestra), è guerra aperta all'interno del Partito democratico. Tra il candidato sindaco sconfitto, Pino Lo Re, e la giovane consigliera eletta, Adele Trovato. Una lite violentissima che ha portato al commisariamento del circolo. Tra le ragioni, il cattivo risultato della coalizione e visioni opposte sugli eventuali apparentamenti per il secondo turno. Sullo sfondo, uno scontro generazionale tra nuove leve e storici dirigenti

Nel Comune etneo che si prepara al ballottaggio tra Fabio Mancuso (ex lombardiano appoggiato da liste civiche) e il primo cittadino uscente Giuseppe Ferrante (centrodestra), è guerra aperta all'interno del Partito democratico. Tra il candidato sindaco sconfitto, Pino Lo Re, e la giovane consigliera eletta, Adele Trovato. Una lite violentissima che ha portato al commisariamento del circolo. Tra le ragioni, il cattivo risultato della coalizione e visioni opposte sugli eventuali apparentamenti per il secondo turno. Sullo sfondo, uno scontro generazionale tra nuove leve e storici dirigenti

Nel Comune etneo che si prepara al ballottaggio tra Fabio Mancuso (ex lombardiano appoggiato da liste civiche) e il primo cittadino uscente Giuseppe Ferrante (centrodestra), è guerra aperta all'interno del Partito democratico. Tra il candidato sindaco sconfitto, Pino Lo Re, e la giovane consigliera eletta, Adele Trovato. Una lite violentissima che ha portato al commisariamento del circolo. Tra le ragioni, il cattivo risultato della coalizione e visioni opposte sugli eventuali apparentamenti per il secondo turno. Sullo sfondo, uno scontro generazionale tra nuove leve e storici dirigenti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]