Addio alla Cardiochirurgia del Policlinico?

Sanità pubblica siciliana: addio anche alla Cardiochirurgia del Policlinico di Palermo? A giudicare da quello che si legge in un comunicato diffuso dal segretario della Cgil Funzione pubblica della Sicilia, Michele Palazzotto, e dal segretario della Cgil Medici, sempre della nostra Isola, Renato Costa, sembra proprio di sì.
“Il sistema sanitario siciliano è allo sbando – scrivono i due sindacalisti -. Al netto delle pubbliche dichiarazioni di efficienza e alla dichiarata ‘eccellente normalità’, il quotidiano di pazienti e operatori è, purtroppo, fatto di ‘inefficiente normalità’, con servizi inaccessibili, liste di attesa sempre più lunghe, organici ridotti al lumicino e ospedali sempre più in affanno. Per non parlare della medicina territoriale, Araba Fenice di una riforma mai realmente attuata. E dire che paghiamo i ticket tra i più alti d’Italia!”.

“In questo sconsolante quadro – aggiungono i due esponenti della Cgil – la sanità del pubblico vede, ogni giorno di più, ridotta la propria potenzialità. Dopo la recente espropriazione della Cardiochirurgia pediatrica, trasferita in quel di Taormina e affidata completamente al privato, oggi sembrerebbe che la stessa sorte possa riguardare la Cardiochirurgia per adulti. Infatti, dopo aver di fatto cancellato la divisione Cardiochirurgia dell’Ospedale Civico, si tenta di eliminare anche l’ultimo residuo di pubblico del Policlinico Universitario. Reparto oramai completamente ristrutturato e che è costato 800 mila euro alle tasche dei contribuenti. Fine di un altro ‘pezzo’ di sanità pubblica”.

“Il metodo è oramai palese – scrivono ancora Palazzotto e Costa – non bisogna dire che si privilegia il privato, bensì bisogna asfissiare il pubblico, così verrà facile dire: ma se il pubblico non funziona,allora… rivolgersi al privato è solo una necessità! Noi non ci stiamo e faremo tutto quanto in nostro potere per opporremo a un disegno scellerato nell’esclusivo interesse dei pazienti e degli operatori”.

Segue un p.s.:

“Forse qualcuno obietterà che in realtà l’ISMETT è, a tutti gli effetti, sanità pubblica, ma se così è saremmo interessati a conoscere quale contratto si applica ai dirigenti medici e dove e quando si svolgono le trattative sindacali”.

In effetti anche noi saremmo interessati a conoscere questa tipologia di contratto pubblico…

 

 

 


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