Si è spento all'età di 92 anni. Medaglia d'argento e medaglia d'oro, rispettivamente nel '67 e nel '74, per attività, è stato «fondatore del giornalismo sociale in Sicilia». «Se lo si fosse ascoltato di più, il sistema sanitario siciliano avrebbe ben altri livelli di efficienza»
Addio ad Enzo Borruso, pioniere del volontariato Lo Bianco: «Fu un medico accanto agli ultimi»
È morto a 92 anni Enzo Borruso, figura emblematica del volontariato siciliano. Contribuì alla riforma della Sanità in Sicilia. «Un saluto a Enzo Borruso, fondatore del giornalismo sociale in Sicilia e pioniere del volontariato a fianco di Danilo Dolci. Un medico accanto agli ultimi, un autentico socialista lombardiano con la tutela dei diritti in cima alla sua azione divulgativa e sociale, fatta di intuizioni e proposte concrete per modificare le storture della burocrazia degli ospedali. Se lo si fosse ascoltato di più, il sistema sanitario siciliano avrebbe ben altri livelli di efficienza», l’affettuoso ricordo del giornalista Giuseppe Lo Bianco.
Nato a Bisacquino il 28 novembre 1927, durante gli anni universitari aderì all’Ugi (Unione Goliardica Italiana), organizzazione laica, di cui fu anche presidente dell’associazione palermitana (Agip); compagni a lui più vicini furono Franco Roccella, Marco Pannella, Stefano Rodotà, Anselmo Guarraci. Nel 1956 si iscrisse al Partito socialista, aderendo alla corrente di sinistra guidata da Riccardo Lombardi. Dal 1962 al 1968 ha diretto il Centro sperimentale di educazione sanitaria e alimentare di Partinico, nell’ambito del Centro studi fondato da Danilo Dolci. All’assessorato regionale alla Salute ha svolto compiti dirigenziali nella organizzazione dei servizi regionali come i consultori familiari e la formazione degli operatori siciliani. Ha conseguito una medaglia d’argento e una medaglia d’oro per attività, nel 1967 e nel 1974, dall’Associazione italiana contro la tubercolosi per una compagna a favore della vaccinazione contro la tubercolosi dei bambini di Partinico.
All’Università di Palermo è stato assistente volontario di Tradizioni popolari al Magistero con il professore Bonomo; alla facoltà di Medicina ha insegnato, come assistente volontario, Educazione sanitaria alla scuola di Igiene e, come professore a contratto, ha insegnato Tradizioni popolari dell’alimentazione nella Scuola di antropologia culturale dell’alimentazione, diretta dal professore Giammanco. Ha collaborato con quotidiani – per molti anni con Repubblica Palermo – e periodici, ha diretto numerose riviste. Autore di numerosi pubblicazioni.