Acireale, presentate le Giornate della cultura «Un confronto tra studenti e uomini di valore»

«Una serie di appuntamenti all’insegna dell’insularità, che dovremmo guardare come motivo di riscatto e non di sconfitta». Così l’assessore alle Attività culturali Antonio Coniglio commenta il cartellone di iniziative intitolato Le giornate della cultura. Un filone di iniziative che durerà tutto il mese di marzo volto a giovani e non. In cui gli organizzatori hanno deciso di coinvolgere professori universitari, associazioni culturali acesi, nonché le scuole medie e superiori della città. Con la collaborazione della diocesi di Acireale. Le tematiche altisonanti e da non sottovalutare perché si parla di identità culturale, di sicilianità per poi approdare alla legalità.

Insieme all’assessore il programma è stato presentato ieri mattina dal vescovo Antonino Raspanti, in qualità di massimo esponente della diocesi, la titolare dell’Istruzione Adele D’Anna e il segretario generale del Comune Giovanni Spinella. «Bisogna coinvolgere i ragazzi in iniziative di carattere sociale. Finalmente dopo anni di confronto siamo riusciti a trovare una sintonia – afferma l’assessora D’Anna – Vogliamo consentire un confronto tra studenti, pezzi della città e personaggi della cultura, con tematiche di un certo valore». Il primo appuntamento si svolgerà giorno 3 e sarà incentrato sulla figura di Peppino Impastato. Per l’occasione, la piazza antistante l’ex convento dei Cappuccini sarà intitolata al ragazzo di Cinisi barbaramente ucciso dalla mafia. Le scuole incontreranno il giornalista de I Siciliani, Riccardo Orioles, l’attore David Coco e, nel pomeriggio, il parlamentare Claudio Fava. Il giorno dopo ci si concentrerà invece sulla figura di Leonardo Sciascia: al cinema Margherita sarà proiettato Porte Apertefilm di Gianni Amelio, dall’omonimo romanzo dello scrittore di Racalmuto. Così come Sciascia, grande testimone dell’insularità è Tomasi di Lampedusa. Sul famoso autore de Il Gattopardo si concentrerà l’incontro di sabato 11 diretto da Mariella Bonanno. Le giornate avranno luogo in diversi salotti storici della città e all’interno delle scuole. Tutta la manifestazione sarà corredata da contributi audio, video e ricreativi. Chiamati a partecipare i professori di letteratura come i docenti dell’università Rosario Castelli, Antonio Di Grado e Giuseppe Savoca su tutti; fino ai fumettisti come Alessandro Mereu e Lelio Bonaccorsi, quest’ultimo sarà accolto dall’associazione culturale Eralavò.

Ma le kermesse è volta a sensibilizzare anche il patrimonio artistico acese. Come gli incontri dal titolo Piccolo museo desiderato, l’Iconografia nell’arte acese e i Dialoghi sull’arte contemporanea: San Sebastiano saranno presieduti dal vescovo Antonino Raspanti. Questi vedranno la partecipazione di Achille Bonito Oliva, massimo esponente del movimento artistico della transavanguardia che ha lasciato il segno durante gli anni Settanta nella città barocca. «Questi incontri servono a ritrovare l’identità con la città – afferma Raspanti -. Abbiamo perso il legame, il tutto dovuto a dei cambiamenti epocali che investito la società. Sarà un momento di profonda riflessione su un grande bagaglio, un viaggio nella storia per non rischiare di dimenticare».

Spazio anche al tema della corruzione. La sala Pinella Musumeci infatti ospiterà lo scrittore Michele Corradino che presenterà la propria opera dal titolo È Normale…Lo fanno tutti. Storie dal vivo di affaristi, corrotti e corruttori. A tal proposito è intervenuto il responsabile alla prevenzione della Corruzione Giovanni Spinella: «Bisogna continuare l’attività educativa nelle scuole, con i ragazzi, continuando ad organizzare gli incontri volti alla sensibilizzazione – afferma – Quando incontro i ragazzi, nelle scuole, noto il loro interesse e sono curiosi di capire come funziona la cosa pubblica. A differenza dei più grandi, spesso interessati ad altro». Poi il dirigente si sofferma sui casi che hanno coinvolto i dipendenti del Comune di Acireale. «Quando abbiamo avuto i famosi furbetti del cartellino abbiamo avanzato il licenziamento – spiega a MeridioNews – e faremo così anche se si verificheranno altri casi».

Le attività culturali continuano all’insegna del sodalizio con la diocesi, anche se alcuni monumenti turistici necessitano proprio della concertazione tra curia e amministrazione comunale per essere rivitalizzati. Pensiamo, per esempio, al presepe settecentesco. «È una questione si risolverà, ma servono i fondi e trovare un punto di intesa richiede del tempo. Ma il rapporto con la diocesi è importante perché è realtà indispensabile sotto l’influsso culturale», dichiara Antonio Coniglio. Poi l’assessore si sofferma ancora sulla manifestazione: «Guardiamo sempre ad altre realtà lontane da noi per poi dimenticarci delle nostre radici, di questa sicilianità che ci appartiene. Farla rivivere – conclude – è l’obiettivo di questa iniziativa».


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