«Una delle più esclusive piste ciclabili al mondo, dove l’abilità è tutto». Salvatore Garozzo, ciclista 29enne di Acireale, ha presenta con un video ironico la nuova corsia preferenziale per le due ruote realizzata nella città da poche settimane. Ha chiamato il filmato Trail of death, letterarlmente scia di morte, come se fosse il trailer di un disaster movie di Hollywood incentrato su un viaggio lungo l’intero percorso. Circa due chilometri di imprevisti, con auto posteggiate di traverso, scooter, pedoni che spuntano all’improvviso e persino due tendoni montati tra gli stalli per il posteggio e il marciapiede, con la ciclabile in mezzo.

«Realizzo spesso filmati con la mia videocamera Go pro, per puro divertimento – racconta Garozzo – In questo caso mi andava di ironizzare sulla situazione. C’è una cattiva mentalità diffusa e i vigili non controllano», spiega il ciclista. Nel corso del video, che dura solo un minuto, Garozzo percorre l’intera pista più volte. «Ho fatto quel giorno un totale di venti giri e ogni volta trovavo le auto sempre ferme: non un minuto, ma anche mezzora», afferma.

Un problema che, a suo parere, da «ciclista esperto che partecipa anche a gare in giro per la Sicilia», non ha nulla a che vedere con la soluzione tecnica adottata e la larghezza del percorso. «La pista va bene, anche con la larghezza di 60 centimetri nei punti più stretti. Non deve essere però un autostrada. Ma – continua Garozzo – il mancato rispetto dello spazio riservato diventa un pericolo per chi non è molto abituato a destreggiarsi nel traffico, a iniziare dai bambini. La mia non è una battaglia contro i vigili ma contro a mentalità delle persone», conclude l’autore del video.