Acireale, dopo il taglio ai gettoni dei consiglieri Amministrazione cauta su riduzione spese giunta

Che si tratti di poco o tanto, di una provocazione o di un gesto di umiltà, ciò che è certo è che la decisione del consiglio comunale di Acireale di ridurre il gettone di presenza e abbassare il tetto delle sedute di commissione retribuibili rappresenta un passaggio fondamentale nella polemica legata al caso gettonopoli.
Infatti, se da un lato è ancora presto per dire se basterà questo per ricucire il rapporto con la parte di elettorato, che a gran voce si è detta indignata per un’attività politica ritenuta tanto evanescente nei contenuti quanto tangibile sul bilancio dell’ente, è chiaro il cambio di rotta operato dai consiglieri comunali dopo la cortina fumogena innalzata all’indomani della denuncia del Movimento 5 Stelle

Una difesa a oltranza che era stata contraddistinta anche da un passaggio consiliare, e che invece giorno dopo giorno ha ceduto il passo a una serie di distinguo culminati nell’atto di indirizzo votato all’unanimità con il quale si propone di portare a 56 euro il compenso per ogni gettone e a tre il numero di sedute settimanali di commissione retribuibili per ogni consigliere.

Decisioni che non hanno soddisfatto le opposizioni extraconsiliari – che stasera daranno vita alla manifestazione di piazza Nun te reagge più con la quale continueranno a chiedere le dimissioni del presidente del consiglio comunale Rosario Raneri – ma di cui i trenta eletti rivendicano l’importanza in termini non solo di risparmio ma anche di dimostrazione di quanto le accuse di voler speculare sulle finanze del Comune siano campate in aria. In questa disputa, chi sembra aver scelto di rimanere in una posizione defilata è l’amministrazione comunale guidata da Roberto Barbagallo, il quale ieri ha definito tangibili «le reali intenzioni e l’onestà dei consiglieri comunali» ribadendo che un ritorno all’indennità di funzione potrebbe essere la soluzione migliore per sedare le polemiche sulla corsa ai gettoni di presenza.

Da parte del primo cittadino, tuttavia, non è stato fatto nessun concreto accenno alla possibilità di tagliare le spese della giunta. Tale misura era stata annunciata nella campagna elettorale del 2014, nel corso della quale l’allora candidato sindaco Barbagallo si era detto disposto a dimezzare la propria indennità e quella degli assessori nel caso fosse stato eletto. Una promessa che con il passare dei mesi è scivolata nel dimenticatoio – facendo storcere il naso a molti e che ricevette a fine settembre una difesa d’ufficio da parte del consulente economico, Salvo Nicotra, il quale dichiarò che i tagli non erano stati attuati «perché non si era ancora capito quanto bassi sarebbero stati i compensi» per la giunta – e che oggi in tanti, tra parti politiche e semplici cittadini, hanno rispolverato.
Al momento, però, dall’amministrazione comunale le risposte rimangono vaghe, come a voler evitare ulteriori proclami in un momento che rimane comunque delicato: «L’intenzione della giunta è quella di verificare il percorso da intraprendere in linea con le azioni adottate dal consiglio comunale», fanno sapere dall’ufficio stampa del Comune.

A concedere tempo per riflettere sono anche gli stessi consiglieri comunali, che sottolineano come il taglio dei propri compensi sia stata una misura intrapresa in autonomia e non legata all’aspettativa che la giunta faccia lo stesso: «Magari arriverà un segnale da parte di sindaco e assessori – ha dichiarato ieri il consigliere comunale di maggioranza, Salvo Seminara – ma ciò non ha nulla a che vedere con quanto stabilito dall’organo consiliare nella completa autonomia. È giusto che ognuno si prenda cura delle proprie competenze».

Di avviso simile anche altri consiglieri. E così se per la neopresidente della III commissione consiliare Urbanistica, Mariella Bonanno, «ognuno deve sentirsi libero di agire secondo coscienza» anche perché «nessuno può sentirsi in diritto di giudicare», per Andrea Quattrocchi le modifiche decise dal consiglio comunale sono «frutto del lavoro portato avanti dalla prima commissione in questi mesi» e riguardano i membri del consesso civico che hanno deciso «di lanciare un messaggio chiaro che riguarda il nostro status»; ciò non toglie – secondo il consigliere – che anche sindaco e assessori «siano già predisposti a una revisione dei loro compensi per essere in linea con quanto già fatto dal consiglio».

L’esigenza di estendere i segnali di responsabilità a tutto il mondo della politica è ribadita anche dal consigliere Riccardo Castro: «Noi consiglieri abbiamo fatto il nostro – dichiara l’esponente de I Democratici per Acireale -. Io rimango dell’idea, come già detto altre volte, che la politica tutta, quindi non mi riferisco soltanto alla singola giunta, deve iniziare a mandare segnali forti ai cittadini».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]