L'accordo tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il governatore Rosario Crocetta è dell'inizio del mese. Adesso vengono fuori, a poco a poco, gli investimenti sul territorio etneo. Una parte dei finanziamenti andrà alla città dei cento campanili: sì alla ristrutturazione del commissariato di polizia e di due chiese
Acireale, dieci milioni dal Patto per il Sud «Anche fondi contro rischio inondazioni»
È dell’inizio del mese di settembre il Patto per il Sud siglato tra il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e il presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. Il piano, che ha stabilito investimenti per un totale di 5,7 miliardi di euro sull’Isola, prevede lo stanziamento dei primi due miliardi nel biennio 2016-2017, da utilizzare per infrastrutture e opere di riqualificazione urbana. Anche la città di Acireale beneficerà di una parte dei fondi messi a disposizione dal governo per il Sud. Circa dieci milioni di euro saranno destinati alla realizzazione di interventi su viabilità, patrimonio culturale e centri storici, riqualificazione delle periferie e contrasto al dissesto idrogeologico.
«Per Acireale ci sono tre progetti che hanno già ottenuto un finanziamento di due milioni di euro», spiega il sindaco Roberto Barbagallo nel corso di una conferenza stampa al Palazzo di Città. «Si tratta – prosegue il primo cittadino – dei progetti di ristrutturazione della sede del commissariato di polizia (in corso Umberto), della chiesa di San Michele Arcangelo e della chiesa Maria Santissima del Monte Carmelo di Aci Platani». Il bando del Dipartimento regionale delle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti risale allo scorso ottobre ed è di questi giorni la notizia che i programmi di finanziamento presentati dal Comune di Acireale e dalla Curia sono rientrati nella graduatoria predisposta dall’assessorato regionale.
«Sono stati scelti questi immobili per il loro valore artistico, culturale e storico – commenta il sindaco – e per il loro ruolo di servizio nei confronti della cittadinanza». Si dichiara soddisfatto per i risultati raggiunti anche il deputato regionale Nicola D’Agostino, che ha ricordato di aver presentato personalmente i progetti e di avere sempre mantenuto alta l’attenzione sulle istanze dell’amministrazione. «Pur avendo una visione laica della vita politica, c’era l’esigenza che questi edifici di culto venissero quanto meno messi in sicurezza – aggiunge d’Agostino – Li restituiremo così ai quartieri, dopo aver lavorato per garantire l’incolumità dei cittadini».
Gli stessi accordi sottoscritti ad Agrigento con il governo, consentiranno, inoltre, alla Regione di spendere oltre mezzo miliardo di euro per riqualificare le aree a rischio di dissesto idrogeologico. A sottolineare che anche su questo fronte si è deciso di intervenire è l’assessore ai Lavori Pubblici, Nando Ardita, che ha annunciato che i progetti presentati, di competenza della protezione civile, hanno ottenuto finanziamenti per cinque milioni di euro e che si opererà presto sui torrenti di Aci Platani e di Pozzillo. «Sono zone esposte al rischio di inondazioni nei periodi di piogge intense e la loro messa in sicurezza rappresenta una necessità, oltre che un impegno preso con i cittadini», conclude Ardita.