Roberto Reitano ha perso i sensi, tra le 20.30 e le 20.45 di ieri, nel cuore del centro cittadino acese. In città lo descrivono come «una persona buona, anche un po' personaggio». Aveva avuto alcuni problemi, per cui si stava facendo aiutare da una comunità. Su Facebook un post critica l'atteggiamento di molti di fronte all'accaduto
Acireale: colto da malore, muore in corso Italia Si accascia al suolo dopo un arresto cardiaco
Si è accasciato improvvisamente al suolo in corso Italia, in pieno centro cittadino ad Acireale, in provincia di Catania. È morto così Roberto Reitano, colpito da un malore, fra le 20.30 e le 20.45 di giovedì sera, mentre passeggiava lungo una delle strade principali della sua città. Inutili i tentativi di soccorso dei sanitari del 118 giunti sul posto dopo la segnalazione di alcuni passanti. È stato il medico legale a stabile che a causare la morte dell’uomo sulla cinquantina è stato un arresto cardio-circolatorio.
Reitano, acese, era molto conosciuto in città. Da qualche tempo, viste alcune difficoltà, l’uomo si era avvicinato a una comunità locale. Nella sua cittadina lo raccontano come «un uomo buono, l’amico di tutti, Roberto non ha mai fatto male a nessuno». La sua casa è stata l’intera cittadina, dove passava le sue giornate a passeggiare, a osservare, a chiacchierare con gli altri residenti. «Una di quelle persone del luogo che diventano anche un po’ personaggi», lo descrivono.
Eppure, già nella tarda serata, su uno dei gruppi Facebook territoriali di Acireale è apparso un post che ha fatto molto discutere la comunità. «Sopra al cadavere il classico lenzuolo bianco. E mentre le forze dell’ordine si occupano del caso – scrive un uomo acese sulla bacheca pubblica sul social network – tutt’attorno l’indifferenza assoluta». Come detto, corso Italia è una delle vie centrali di Acireale. «A pochi metri di distanza, infatti, la gente continua tranquillamente a mangiare ai tavolini dei camion dei panini – lamenta il cittadino acese – e i bambini a giocare con la palla». L’uomo conclude criticando anche il comportamento degli esercenti della zona che «avrebbero dovuto evitare almeno la permanenza nei tavoli esterni dei locali, ma siamo alle porte dell’estate e la morte non può e non deve disturbare il divertimento».