Un sistema che coinvolgerebbe anche il sindaco Ascenzio Maesano e il consigliere comunale Orazio Barbagallo. È quello che ritengono di avere smantellato questa mattina gli uomini della Direzione investigativa antimafia etnea. Al centro dell'inchiesta la gestione di alcune forniture al Comune. Guarda foto e video dell'operazione
Aci Catena, fermato dall’antimafia il sindaco Maesano Presunto giro di corruzione negli appalti del Comune
Il sindaco di Aci Catena Ascenzio Maesano, il consigliere comunale ed ex funzionario negli uffici ragioneria del Comune Orazio Barbagallo e il direttore generale della Halley consulting spa Giovanni Cerami. Sono i tre uomini fermati questa mattina dagli uomini della Direzione investigativa antimafia di Catania, accusati di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio. Secondo gli inquirenti, il primo cittadino e il consigliere comunale avrebbero intascato una tangente del valore di 15mila euro per il rinnovo del contratto di fornitura dei servizi informatici del municipio.
Ascenzio Maesano, eletto per la terza volta a maggio del 2012, dopo una prima sindacatura nel 1999 e una seconda nel 2004, era da tempo sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori coordinati dalla procura di Catania. L’operazione di questa mattina riguarda il rinnovo del contratto «di fornitura del servizio di assistenza e manutenzione dei servizi software e hardware» al Comune catenoto, oltre che l’aggiudicazione del progetto esecutivo Home care, finanziato dall’Europa per un valore di 252mila euro, alla società Halley consulting.
Secondo gli investigatori Giovanni Cerami avrebbe consegnato 15mila euro, a titolo di tangente, a Orazio Barbagallo. Sarebbe stato quest’ultimo a ripartire equamente la somma con il sindaco Maesano. La mattina del 4 giugno Maesano e Barbagallo, intercettati al telefono, si mettono d’accordo per un appuntamento. «Il tenore della conversazione – scrive la Dia – permette agli investigatori di comprendere la natura illecita dell’incontro». Nonostante il linguaggio criptico che i due uomini avrebbero usato al telefono.
Gli uomini della Direzione investigativa antimafia hanno prelevato il primo cittadino catenoto poco dopo le 8.30 di questa mattina, quando già si era diffusa la notizia dell’operazione coordinata dalla procura di Catania. Subito dopo, le forze dell’ordine si sono spostate nel municipio di Aci Catena. Già nelle scorse settimane le forze dell’ordine si erano presentate negli uffici comunali per portare via le carte legate alla Halley consulting, nel corso di indagini che – come confermato oggi – vanno avanti da tempo. E scoperchiano un sistema che, per gli inquirenti, era in piedi da anni.