Il dirigente si trova agli arresti domiciliari dal 28 agosto: su di lui gravano ipotesi di reato gravi come peculato e falso. Il sindaco Nello Oliveri, dopo averlo «fortemente voluto», lo aveva già sospeso dalle sue funzioni. Ora dovrà trovare un sostituto
Aci Catena, licenziato segretario comunale Milazzo È accusato di aver sottratto 98mila euro a Mascali
Il Comune di Aci Catena ha licenziato il suo segretario generale Raffaele Antonio Milazzo. L’uomo si trova agli arresti domiciliari dal 28 agosto, con le accuse di peculato continuato, falsità materiale e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, soppressione, distruzione e occultamento di atti veri. I comportamenti contestati dalla procura risalgono al periodo in cui Milazzo era segretario generale e responsabile dell’area economico finanziaria al Comune di Mascali. Secondo gli inquirenti, a partire dall’agosto 2016 il dirigente – attraverso l’emissione di mandati di pagamento e atti di liquidazione alterati – si sarebbe appropriato di una somma di denaro pari a 98.786 euro.
I magistrati etnei ritengono che i soldi venissero accreditati su un conto corrente riconducibile al funzionario. Tutto ciò anche grazie all’alterazione dei dati informatici presenti sul server del Comune di Mascali, attestando l’esistenza di debiti inesistenti e sostituendo e sopprimendo la documentazione amministrativa e contabile corretta. Il denaro liquido presente sui suoi conti correnti e il suo appartamento di residenza sono stati posti sotto sequestro preventivo.
Con gli uffici comunali di Aci Catena, Milazzo ha avuto una relazione in due parti. Fu segretario, con incarico «a scavalco», negli ultimi mesi della sindacatura di Ascenzio Maesano, prima dell’arresto di quest’ultimo, scattato nell’ottobre di due anni fa. «Fu lui a proporsi – spiegava poche settimane fa Maesano a MeridioNews – dicendomi di volere lavorare ad Aci Catena perché residente in città, per avvicinarsi a casa. Io risposi di fare domanda, anche a scavalco, e andò così». In quella fase, Aci Catena pagava il 40 per cento del suo stipendio, Mascali il rimanente 60 per cento. Poi, dopo lo scandalo checoinvolse l’ex primo cittadino, Milazzo rientrò in servizio solo nel piccolo Comune ionico.
Il ritorno nella città del limone verdello coincide con la vittoria dell’attuale sindaco Nello Oliveri, nell’estate 2017. «Fortemente voluto da Oliveri», secondo fonti vicine all’amministrazione. Oggi, tuttavia, è proprio una nota firmata dal primo cittadino a chiudere il rapporto di lavoro con l’ormai ex segretario generale di piano Umberto. La giunta catenota dovrà ora dotarsi di un nuovo segretario. La legge prevede infatti che la figura apicale della pianta organica non sia necessaria se è presente tra i ranghi del personale un vice segretario, ruolo al momento ricoperto da Salvatore Spartà. Il quale però si trova in dirittura d’arrivo verso la pensione.