«Poteva andare molto peggio». Lo dice don Sebastiano Privitera, che dal 1990 è parroco del santuario della Matrice e che segue da sopra la vara i festeggiamenti della Madonna della Catena. Durante i quali, ieri sera, è rimasto ferito il primo cittadino Nello Oliveri, tra i portatori del fercolo. Guarda il video
Aci Catena, dimesso dall’ospedale il sindaco ferito «Mai successe cose simili alla festa della Madonna»
Una
tragedia fortunatamente scongiurata. È quella che si è registrata nella tarda serata di ieri, durante i festeggiamenti della Madonna della Catena, santa patrona della città di Aci Catena. Nella tanto attesa trasuta ‘o chianu, che vede l’antico fercolo fare ingresso di corsa nel centralissimo Piano Umberto, il primo cittadino Nello Oliveri è rimasto ferito insieme a un altro uomo. Il sindaco ha voluto partecipare al particolare momento religioso, facendosi portatore della vara. Oliveri si trovava a trainare il fercolo a destra, dalla parte anteriore, ed è scivolato, rischiando di finire sotto alla struttura che sorregge il busto. Il neo-eletto sindaco è stato ferito da una ruota, che lo ha toccato solo su una gamba. Le abrasioni si sono limitate quindi all’arto inferiore e a un braccio.
Il fatto si è registrato nel
momento che chiude i festeggiamenti. Non appena entrato in piazza, salutato dai fragorosi fuochi d’artificio, il fercolo si arresta di colpo non completando la trasuta, che solitamente si conclude al centro di Piano Umberto. Per un attimo, quando ancora non era chiaro cosa fosse avvenuto, si è temuto il peggio. Il sindaco è stato subito trasportato in un vicino esercizio commerciale dagli amici e da alcuni consiglieri comunali che erano insieme a lui. Alcuni medici che si trovavano sul posto si sono mobilitati per soccorrere il sindaco, prima che – dopo qualche minuto – arrivasse l’autoambulanza. Trasportato nel vicino ospedale di Acireale, Oliveri è stato sottoposto agli esami radiologici, che hanno escluso possibili fratture.
Nella notte, lo stesso Oliveri ha rassicurato i catenoti con un messaggio sulla propria pagina Facebook: «
Sto bene, sono solo scivolato durante la corsa del fercolo. Grazie a tutti amici e concittadini». Stamattina è stato dimesso. Insieme al sindaco, con l’improvviso arresto della vara, sono cadute anche altre persone, soprattutto portatori che si trovavano dietro. Tra queste il giovane Giuseppe Barbagallo, entrato al pronto soccorso poco dopo mezzanotte per un trauma da schiacciamento del piede destro. Anche qui, fortunatamente, non è avvenuto niente di rilevante: nessuna lesione ossea. Barbagallo è stato dimesso due ore e mezza dopo, con otto giorni di prognosi.
Adesso, a festeggiamenti ultimati, molti in città si interrogano su quanto accaduto. Un fatto isolato, almeno andando a rovistare nella
memoria cittadina e in quella del parroco della chiesa madre, don Sebastiano Privitera, che dal 1990 svolge servizio nel santuario della Matrice e che da anni ormai guarda la festa da sopra la vara della Madonna insieme al mastro di festa. «Ho visto il sindaco, ma non mi ero accorto di Giuseppe (Barbagallo, ndr) – afferma a MeridioNews –. Sia lui che il sindaco mi hanno confermato che stanno bene, ma mi dicono che poteva andare molto peggio».
Il parroco non nasconde di essersi spaventato: «Alcuni mi dicevano di
continuare la corsa come se niente fosse accaduto, ma era impensabile – prosegue –. Ieri sera, durante il discorso finale, ho pensato di non sbilanciarmi perché non ero a conoscenza delle condizioni, qualsiasi cosa rischiava di essere travisata». Padre Privitera preferisce non aggiungere ulteriori commenti, né parla di possibili variazioni future: «Non era mai successa qualcosa di simile per la festa della Madonna – conclude -. Così, a caldo, non possiamo immaginare modifiche alle prossime occasioni».