Dei 17 consiglieri del comune dell'hinterland acese finiti al centro dell'inchiesta, sei sono stati scagionati dalle accuse. I capi di reato sui quali continua il procedimento penale sono falso in atto pubblico e truffa ai danni dello Stato
Aci Catena, caso gettonopoli avanti per undici Accolta l’archiviazione per sei degli indagati
La procura di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio per undici dei 17 consiglieri comunali di Aci Catena indagati per i reati di falso in atto pubblico e truffa ai danni dello Stato nell’ambito di un’inchiesta sul caso soprannominato Gettonopoli. L’atto è stato depositato dal procuratore aggiunto Michelangelo Patanè e dal sostituto Fabio Regolo. Per gli altri sei consiglieri (Martino Ferro, Teresa La Rosa, Giuseppe Liuzzo, Luigi Lucchesi, Salvatore Cutuli e Carmela Paladino) il giudice dell’udienza preliminare Sebastiano Fabio Di Giacomo Barbagallo ha accolto la richiesta di archiviazione del pm Regolo. I politici sono accusati di avere alterato alcuni verbali delle riunioni delle commissioni consiliari permanenti e di avere richiesto il gettone di presenza per sedute alle quali non potevano essere perché impegnati in altre.
Per quanto riguarda Salvatore Cutuli e Carmela Paladino – indagati originariamente in quanto segretari verbalizzanti di alcune sedute del Consiglio comunale – il pm nel corso delle successive indagini non avrebbe rilevato elementi a loro carico. Gettonopoli prosegue quindi per 11 consiglieri comunali. Il caso è scoppiato poco più di un anno fa nel Comune dell’Acese quando la denuncia di possibili comportamenti illeciti del consiglieri è arrivata da Aci Catena Bene Comune e dal Movimento 5 Stelle. Ad annunciare un esposto alla procura catanese era stato il Codacons per il quale la vicenda, oltre ad avere risvolti etici nascondeva anche ipotesi di reato.