Su liti e contenziosi i giudici amministrativi danno ragione agli enti: il governo non potra' escludere chi ha diatribe in corso con l'amministrazione. Slitterebbe al 15 gennaio 2014 la scadenza per accreditarsi. Sarebbe questo il primo effetto della batosta arrivata dalla giustizia amministrativa che ha dato in parte ragione alle associazioni asef e anfop, confermando lorientamento precedente sul ricorso dellanfe regionale
Accreditamento, il Tar rimanda decisione ad Ottobre 2014, Governo avvisato mezzo salvato
SU LITI E CONTENZIOSI I GIUDICI AMMINISTRATIVI DANNO RAGIONE AGLI ENTI: IL GOVERNO NON POTRA’ ESCLUDERE CHI HA DIATRIBE IN CORSO CON L’AMMINISTRAZIONE. SLITTEREBBE AL 15 GENNAIO 2014 LA SCADENZA PER ACCREDITARSI. SAREBBE QUESTO IL PRIMO EFFETTO DELLA BATOSTA ARRIVATA DALLA GIUSTIZIA AMMINISTRATIVA CHE HA DATO IN PARTE RAGIONE ALLE ASSOCIAZIONI ASEF E ANFOP, CONFERMANDO LORIENTAMENTO PRECEDENTE SUL RICORSO DELLANFE REGIONALE
Accolto parzialmente dal Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia, sezione di Palermo, il ricorso che venticinque enti di formazione hanno presentato sulle Disposizioni 2013 per l’accreditamento degli organismi operanti nel territorio della Regione siciliana. Con lOrdinanza n.846/2013 i giudici amministrativi di primo grado hanno confermato la sussistenza del fumus boni iuris, come già emerso in precedente Ordinanza, la n.784/2013, nella parte delle Disposizioni, Allegato A) dellAllegato 1, punto A.10.
In tale passaggio si prevede lassenza di liti e contenziosi pendenti con lamministrazione come requisito di ammissibilità allaccreditamento ed il cui mancato possesso impedisce il completamento delle procedure di accreditamento delle procedure di adeguamento e rilascio di cui allarticolo 9 delle Disposizioni. Sospensiva accolta anche in riferimento alla lettera i) dellarticolo 11 delle Disposizioni che prevede la revoca dellaccreditamento in caso di esistenza di liti pendenti o contenziosi con lamministrazione.
Sul requisito della dichiarazione circa lattività prevalente, Codice A.6 dellAllegato A per gli enti in materia di formazione ai fini dellaccreditamento e sul le questioni relative alla natura regolamentare o meno del provvedimento impugnato il Tar di Palermo ha deciso di non trattarla in fase cautelare e rinviare la trattazione in sede di merito, fissando ludienza pubblica per il 24 ottobre 2014.
Gli enti formativi aderenti alle associazioni datoriali Asef ed Anfop nel ricorso n.2473/2013 hanno contestato limpianto amministrativo che ha portato lassessorato regionale alla Formazione professionale ad emanare il 23 luglio scorso, con decreto assessoriale, le Disposizioni 2013 per laccreditamento degli organismi operanti nel territorio della Regione siciliana.
‘Bocciato’, quindi, il progetto politico del Governo di Rosario Crocetta di smantellare il sistema formativo regionale, azzerando anche gli enti virtuosi con un intreccio di clausole inserite nelle Disposizioni per laccreditamento illegittime e oggetto di parziale stop da parte della magistratura amministrativa.
Sia il ricorso n.2473 del 25 novembre 2013, accolto dal Tar di Palermo, come dicevamo nellOrdinanza n.846/13, sia il ricorso n.2451/13 promosso dallAnfe con Ordinanza n.784/13, mettono al riparo gli enti formativi dagli effetti di alcune previsioni – legate a liti e contenziosi, che con Governo Crocetta sono aumentati a dismisura – che ne avrebbero impedito la possibilità di richiedere laccreditamento delle proprie strutture.
Una decisione chiara, nitida, netta quella della magistratura amministrativa sul punto delle liti e contenziosi che non lascia spazio allesecutivo regionale, costretto a modificare le Disposizioni per laccreditamento nelle parti oggetto di due decisione da parte del Tar Sicilia.
Se lintento delle Tre Marie era quello di cancellare gli enti virtuosi che si erano permessi di avviare contenziosi sullintegrazione al finanziamento, che ha visto lAmministrazione regionale protagonista del recupero coatto ed illegittimo di svariati milioni di euro nei confronto di una cinquantina di enti formativi, possiamo affermare che è fallito miseramente.
Il nuovo scenario delineatosi, dopo la doppia decisione dei giudici amministrativi, condannerebbe lassessore Scilabra e la dottoressa Corsello, e forse anche il segretario generale della Regione siciliana, Patrizia Monterosso, a rivedere la linea politica sul settore della Formazione professionale.
Gli enti di formazione aderenti alle associazione di categoria Asef e Anfop hanno avuto la meglio sull’assessorato alla Formazione che dovrà adesso modificare, come dicevamo, il decreto assessoriale dello scorso 23 luglio e riaprire il confronto con le parti sociali per riscrivere le regole alla base dellaccreditamento.
Stando a indiscrezioni, con la proroga al 15 gennaio 2014 del termine di scadenza, prevista inizialmente per il 26 dicembre, per la presentazione della richiesta di accreditamento, il rischio è che l’assessore Scilabra – che più volte ha assunto un atteggiamento vendicativo verso enti formativi e lavoratori, come se si trattare di un gioco e non della sorte di otto mila lavoratori – con un colpo di spugna possa chiudere il settore e trasferire la rimanente parte dei corsi formativi, delle risorse finanziarie e del personale al Ciapi di Priolo.
Difatti, è notizia di ieri la pubblicazione da parte dellente di formazione della Regione siciliana di un ulteriore bando per il reclutamento di mille e 415 lavoratori da utilizzare per sette mesi e in regime di precariato contrattuale nel progetto Prometeo. Sarebbero già oltre tre mila e 200 i lavoratori trasferiti dal Governo regionale presso la minuscola struttura ubicata nel siracusano, nel cuore dellindustria petrolchimica siciliana.
Ed è paventato lo scenario, visto che lo stesso assessore lo ha rinfacciato in uno degli ultimi incontri con le associazioni degli enti formativi e con i sindacati sul tema del personale eccedentario. Occasione nella quale la Scilabra e la dottoressa Corsello si sono mostrate alterate e nervose. Adesso che sono state in parte stracciate le Disposizioni per laccreditamento il nervosismo probabilmente aumenterà. Cè da aspettarsi che saranno di nuovo bloccati i pagamenti in favore dei lavoratori? Tutto è possibile, il braccio di ferro tutto interno al Governo regionale e quello che vede contrapposti lassessore Scilabra, il suo deus ex machina (al secolo il senatore Beppe Lumia) e gli enti formativi potrebbe riversarsi sullanello più debole, i lavoratori.
Il presidente Crocetta farebbe bene ad assumere il Governo del settore della Formazione professionale, evitando di essere risucchiato nelle scelte fallimentari dellassessore Scilabra e della dottoressa Corsello.