Accorinti a Venezia, notte in dormitorio a 30 euro «Volevo tenerlo nascosto, ma ho ricevuto accuse»

Il sindaco scalzo di Messina, Renato Accorinti, ha partecipato al Festival del cinema di Venezia per consegnare due premi legati al TaoFilmFest. Ma ha prenotato all’ultimo momento e si è ritrovato a pernottare in un dormitorio misto. Una scelta che non suscita stupore in chi conosce il primo cittadino di Messina. Ma che lo stesso si è trovato a giustificare per una polemica nata in ambito giornalistico locale, sull’impegno di spesa previsto che era invece di tremila euro

E così in occasione della conferenza stampa per spiegare quale sarà, nelle intenzioni della giunta, il futuro del Taormina Film Fest, ha rendicontato ai cronisti le spese e motivato il perché non abbia albergato in un lussuoso hotel veneziano. «Non c’erano posti liberi negli alberghi, quando ho chiamato per prenotare un posto letto il 31 agosto – ha spiegato Renato Accorinti – non mi andava di pagare cifre alte in una suite e ho cercato un dormitorio». E il posto lì c’era. Un dormitorio misto dove in una stanza si sono ritrovati in cinque con quattro posti, «perché il letto accanto al mio era occupato da due donne. Menomale – ha ironizzato – che il mio capo di gabinetto mi ha raccomandato di portarmi il pigiama». 

Complessivamente Accorinti ha speso per due notti 63 euro. Altri 22 euro sono serviti per il cibo. A questo si aggiunge il costo dell’aereo e di spostamenti vari per una spesa che complessivamente è stata inferiore ai 500 euro. «Avrei preferito che la notizia restasse nascosta – ha specificato il sindaco – a me piace il calore umano che solo in luoghi così popolari riesco a trovare. Ma devo difendermi, perché si è veicolato un messaggio falso. L’impegno di spesa prevede anche gli imprevisti. Accetto ogni tipo di critica, ma sui fatti».

A fare le pulci alle missioni del sindaco Accorinti ci pensa il consigliere comunale di Forza Italia, Giuseppe Trischitta, che oggi in conferenza stampa ha posto l’accento su un’altra trasferta del primo cittadino per quello che definisce un «compleanno speciale». Il riferimento è andatto al 90esimo compleanno del premio Nobel Dario Fo al quale Accorinti ha partecipato il 24 marzo scorso. Nessun problema per il consigliere, se ci fosse andato a spese sue, ma Trischitta ha sottolineato che «per partecipare alla festa al Teatro Piccolo Studio Melato, Accorinti ha speso 300 euro e 64 centesimi di volo aereo, più 54 euro per soggiornare al London Hotel e altri 40 euro li ha spesi per il vitto. Ma cosa ha ricavato Messina da questo compleanno? Non c’erano altri sindaci se non quello di Milano. E Orlando di Palermo si è limitato inviargli un messaggio di auguri».

L’episodio potrebbe avere strascichi legali. «Porterò le carte alla procura della Corte dei conti – promette il conigliere – anche perché a marzo eravamo stretti dalla morsa della mancata approvazione del bilancio e si potevano spendere somme solo per esigenze indifferibili. Un compleanno – ha concluso – non credo lo sia».


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