Avviso a comparire in procura per Stefano Castellino, primo cittadino del paese in provincia di Agrigento. Secondo gli investigatori non avrebbe potuto fermare l'iter di abbattimento delle case abusive, avviato dal commissario straordinario che lo ha preceduto e che aveva stanziato 275mila euro in bilancio
Abusivismo, indagato sindaco di Palma di Montechiaro Avrebbe stoppato demolizioni e cercato una soluzione
Avrebbe stoppato le demolizioni degli immobili abusivi nel suo paese, Palma di Montechiaro. Per questa accusa il sindaco Stefano Castellino, eletto lo scorso giugno, è indagato dalla Procura di Agrigento per le ipotesi di reato di falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, rifiuto di atti d’ufficio e abuso d’ufficio. I carabinieri gli hanno notificato, al palazzo città di Palma di Montechiaro, un avviso a comparire in Procura. E l’interrogatorio si terrà giorno 18.
Era stato il commissario Antonino La Mattina, subentrato all’ex sindaco dimissionario Pasquale Amato, a stanziare 275mila euro nel bilancio per procedere alle prime demolizioni. Il sindaco Castellino – giovane insegnante, ex assessore provinciale Pdl, eletto a Palma col sostegno di tre liste civiche – pochi giorni dopo l’insediamento, ha stoppato tutte le scelte che potevano avere ripercussioni sul bilancio del Comune. E fra queste anche le demolizioni. Poco dopo il primo cittadino ha annunciato di aver dato mandato all’ufficio tecnico comunale per redigere un regolamento per l’utilizzo degli immobili abusivi già acquisiti al patrimonio del Comune. E fra le ipotesi ventilate ci sarebbe anche quella di far pagare un canone agli ormai ex proprietari degli stabili costruiti in maniera illegale.
Lo scorso 20 giugno il procuratore capo di Agrigento Luigi Patronaggio aveva affermato chiaramente: «La legge va applicata, e nel caso di abusi edilizi a 150 metri dalla costa, con procedimenti arrivati a sentenza definitiva, l’unica cosa possibile è la demolizione. Altrimenti è omissione di atti d’ufficio».