I lavori di riqualificazione e adeguamento sismico del viadotto Ritiro partiranno tra il 15 e il 20 luglio prossimi. A darne notizia, Salvatore Pirrone, direttore generale del Consorzio autostrade siciliane, che esclude ripercussioni sulla viabilità urbana, a Messina, e illustra come verrà gestito il traffico sulla A20. Arteria strategica più che mai, alla luce del cedimento del viadotto Himera sulla Palermo-Catania.
«Oggi apriamo le buste – spiega il dirigente – per l’individuazione della società che deve fare la validazione del progetto che, a sua volta, è già stato trasmesso al Genio civile e al Comune. Una volta ottenuti i relativi pareri partiamo. Siamo abbondantemente nei tempi. Dovremmo farcela entro il 20 luglio, forse anche entro il 15». Gli interventi da 43 milioni 523mila euro richiederanno 850 giorni. La conclusione è prevista nel 2018. La ditta appaltatrice, la Toto costruzioni generali di Chieti, ha presentato il progetto esecutivo lo scorso 10 giugno. Il 17 è stato firmato il contratto.
«Nei primi 8-9 mesi – prosegue Pirrone – i mezzi diretti verso Palermo saranno dirottati sul viadotto Giostra, (parallelo al Ritiro sempre sulla A20 ndr )grazie a un apposito bypass. Nel senso di marcia opposta si procederà, tramite un restringimento, lungo il Ritiro stesso, consentendo ugualmente lo svolgimento dei lavori. Una volta aggiustata questa rampa, la si utilizzerà a doppio senso, intervenendo su quella impiegata in precedenza. Non è prevista nessuna deviazione del traffico in città». Il progetto, chiarisce il direttore generale, «non prevede il completamento degli svincoli. Verificheremo, in corso d’opera, se sarà possibile stringere un accordo con il Comune per un’iniziativa congiunta. Questo nuovo management – aggiunge con riferimento al nuovo corso del Cas – verte tutto sulla sicurezza stradale. Mercoledì avremo il nuovo progetto sulle gallerie Capo d’Orlando e Tindari».
A proposito di questi ultimi lavori, il Tar di Catania, nei giorni scorsi, ha rigettato i ricorsi presentati dalla Ricciardello Spa, classificatasi seconda su 13 partecipanti in entrambi i casi, contro l’aggiudicazione delle gare di messa in sicurezza al raggruppamento d’imprese Luigi Notari Spa (capo gruppo mandataria) e Costruzioni Bruno Teodoro Spa (mandante). Quest’ultimo aveva effettuato un ribasso del 31 per cento (pari a 6 milioni 862mila 107 euro), per la Capo d’Orlando, e del 32,88 per cento (8 milioni 764mila 127,32 euro), per la Tindari. Gli interventi mirano a normalizzare la circolazione sulla Messina-Palermo, eliminando restringimenti, deviazioni e il doppio senso di circolazione nelle gallerie parallele non sottoposte a sequestro, lungo la carreggiata opposta. Gli appalti prevedono il consolidamento delle pareti e delle calotte, la riqualificazione e l’adeguamento degli impianti tecnologici alla normativa vigente.
Restando in tema, è la ditta Lipari Francesco di San Filippo del Mela – con il ribasso del 46,09 per cento su una base di 137mila 220,60 euro – ad aggiudicarsi provvisoriamente la manutenzione ordinaria e messa in sicurezza dello svincolo di Giardini Naxos, sulla A18. L’importo netto contrattuale è di 97mila 342,72 euro. Infine, svincolo di San Filippo, nella tangenziale di Messina, chiuso in entrata e in uscita nella fascia oraria 5-18 del 4 e 5 luglio (domani e dopodomani) per lavori di scerbatura – a cura di palazzo Zanca – nelle rampe d’uscita e d’accesso.
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