L'iniziativa è stata lanciata dai gruppi Queer As Unict, Stonewall e il Segretariato italiano degli studenti di Medicina e ha portato a raccogliere migliaia di foto con un solo messaggio: dire no a qualsiasi forma di discriminazione. Anche oggi, in occasione della giornata mondiale contro l'omofobia e la transfobia, gli attivisti hanno raccolto firme e foto a sostegno della causa. Guarda il video
A Catania la campagna #stopomofobia Città mai indifferente, nel bene e nel male
Metterci la faccia. Contro l’omofobia e il pregiudizio, uno scatto per l’uguaglianza. Da più di un mese gli attivisti dei gruppi Queer As Unict, Stonewall e il Segretariato italiano degli studenti di Medicina portano avanti la campagna #stopomofobia: in giro per le strade di Catania, ad eventi e feste chiedendo alle persone di farsi fotografare con un cartello colorato e l’hashtag dell’iniziativa in primo piano. Un coinvolgimento a catena culminato nella giornata di oggi, dedicata dall’Organizzazione delle Nazioni Unite proprio alla lotta contro ogni tipo di discriminazione. «La città ha risposto bene, sono stati rari i casi in cui le persone ci hanno detto di no. Abbiamo raccolto quasi mille foto», spiega Eleonora Giunta, di 25 anni, attivista del neonato gruppo universitario Queer As Unict.
Stamattina insieme ai membri dei tre gruppi si è unita al volantinaggio anche Vittoria, la studentessa del dipartimento di Scienze umanistiche che ha raccontato su CTzen le sue difficoltà quotidiane come transgender. Da un mese molti media si sono interessati a lei. «Qualcuno mi riconosce per strada, ma – dice – a livello sociale non è cambiato nulla. Vivere a Catania ha i suoi pro e i suoi contro che derivano dalla natura del catanese, che non rimane mai indifferente, ma interviene: spesso per difenderti, ogni tanto per farti del male».