Dopo le tensioni di ieri sulla statale che collega Catania a Gela, le forze dell'ordine hanno identificato uno dei protagonisti, un 28enne originario del Gambia. Per la seconda volta in poche settimane, i migranti hanno manifestato, anche attraverso una sassaiola che ha colpito una volante e un autobus, per denunciare i ritardi della commissione territoriale che valuta le richieste di asilo. La polizia è adesso alla ricerca degli altri ospiti coinvolti
Proteste al Cara, arrestato un migrante Gambiano accusato di lesioni e resistenza
Dopo gli scontri di ieri al Cara di Mineo, dove un gruppo di migranti ha occupato la strada statale Catania-Gela lanciando sassi ad automobilisti e forze dell’ordine, la squadra mobile catanese ha arrestato un cittadino gambiano, Mahmoud Diallo. L’uomo, 28 anni, è accusato di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento aggravato in concorso con persone ancora da identificare. Prosegue, dunque, l’attività delle polizia alla ricerca degli altri ospiti del Centro di accoglienza per richiedenti asilo nel Catanese che per alcune ore hanno bloccato la circolazione dell’importante arteria, colpendo anche con una sassaiola una volante, un’altra vettura e un autobus di linea dell’Ast.
Mahmoud DialloLa protesta, portata avanti soprattutto da migranti per la maggior parte originari del Gambia e del Mali, si è spostata anche all’interno del Cara dove alcuni degli ospiti che non hanno partecipato si sono chiusi nei propri alloggi. Il centro nelle ultime settimane è stato già protagonista della cronaca, sempre a causa dei ritardi della commissione territoriale che valuta le richieste di asilo politico denunciata dagli ospiti del Cara. Ma la tensione continua a crescere, complice anche l’aumento del numero di persone costrette ad attendere lo svolgimento delle pratiche burocratiche. Una situazione che ieri ha portato al coinvolgimento degli automobilisti di passaggio sulla statale 417. In attesa dell’identificazione degli altri migranti che hanno preso parte alla manifestazione, Mahmoud Diallo è stato condotto al carcere di Caltagirone.