Giro d’Italia, Biancavilla prende il posto di Ragalna «Noi esclusi dal percorso forse per motivi politici?»

Per gli amanti della bicicletta, una delle parti più esaltanti di una gara è vedere la vittoria di un ciclista in volata: uno sprint finale in cui chi compete si gioca tutte le ultime forze verso il traguardo. Il momento è suggestivo e lo diventa ancora di più se vissuto tra le strade dell’Etna, che da anni fanno da cornice al Giro d’Italia con le loro salite e i loro tornanti immersi nel paesaggio naturale. Fino a due anni fa il percorso che interessava la Sicilia orientale comprendeva anche Ragalna. La cittadina, almeno in un primo momento, avrebbe dovuto accogliere i ciclisti anche in occasione del Giro che si terrà nella primavera del 2022. Tuttavia, nel percorso della quarta tappa prevista per il prossimo 10 maggio che da Avola, in provincia di Siracusa, arriverà a Nicolosi, alle pendici del vulcano, a prendere il posto di Ragalna è stata Biancavilla. Un cambio di location, e quindi di percorso, che non è stato condiviso dal sindaco di Ragalna Salvatore Chisari

«Originariamente il percorso comprendeva Ragalna – afferma Chisari a MeridioNews – Ho scoperto soltanto dalla pagina Facebook del sindaco di Biancavilla che noi siamo stati esclusi. Non ho ricevuto nessuna comunicazione ufficiale, né dagli organizzatori né dal sindaco Antonio Bonanno. Capisco che ognuno vorrebbe sempre valorizzare il proprio territorio, ma mi sarei aspettato un comportamento corretto in nome della solidarietà tra sindaci: non soltanto è stata per me una notizia inaspettata, ma questa mancanza di comunicazione la ritengo di cattivo gusto». Il Giro d’Italia è organizzato da Rcs Mediagroup, il gruppo editoriale che comprende la Gazzetta dello Sport, mentre spetta alla Regione finanziare l’organizzazione delle tappe. Un passaggio, quest’ultimo, che secondo Chisari potrebbe essere determinante. «Magari la vicinanza politica del sindaco Bonanno al governo Regionale avrà avuto i suoi effetti – si chiede il primo cittadino ragalnese – Rispetto a noi che siamo una giunta composta da liste civiche equidistante da tutti, anche dai partiti che compongono il governo guidato da Nello Musumecii». 

E mentre Chisari si dice sorpreso e attende di avere una versione ufficiale dei fatti, a replicargli è il primo cittadino di Biancavilla Bonanno. «Posso smentire subito Chisari – risponde – Le simpatie politiche non c’entrano. Due anni fa, quando Biancavilla è stata esclusa a favore di Ragalna, l’assessore era Sandro Pappalardo, biancavillese per giunta. Allora la nostra proposta non fu accolta, ma compresi quella scelta. In questi due anni abbiamo lavorato con le associazioni, sportive e non, che operano sul territorio. C’è stata un’interlocuzione continua con l’attuale assessore regionale Manlio Messina e col sindaco della Città metropolitana Salvo Pogliese. Nel frattempo abbiamo fatto degli interventi strutturali per permettere che tutto ciò avvenisse. In ultimo abbiamo dedicato un tratto a Marco Pantani, a cui vogliamo rendere omaggio». Bonanno, che sottolinea come non ci sia nulla di personale nei confronti del collega Chisari, ipotizza che «forse gli organizzatori del Giro, a causa della fretta di pubblicare le tappe, non hanno aggiornato subito il percorso dove compariva Ragalna ed è stato pubblicato quello precedente – conclude – Tuttavia non spetta a noi decidere. Per la prossima edizione sono state accolte legittimamente le nostre richieste. Magari più avanti ci saranno altre variazioni». Intanto, anche il sito del Giro d’Italia è stato aggiornato con la presenza di Biancavilla. A gettare acqua sul fuoco è l’assessore regionale allo Sport Manlio Messina, che a questa testata prova a sgomberare il campo da eventuali pregiudizi. «Non voglio assecondare queste polemiche, che non fanno bene a nessuno – chiarisce – Non c’è nessuna antipatia nei confronti di Ragalna, tanto che abbiamo deciso che per il giro di Sicilia che si terrà ad aprile 2022 la partenza avverrà da lì. Cerchiamo di valorizzare i territori, senza preconcetti verso nessuno»-


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