Michelangelo Giansiracusa è il primo cittadino di Ferla. Ieri ha affidato a un post su Facebook la propria insoddisfazione per l'operato della polizia municipale. «Non è mio costume lavare in pubblica piazza i panni sporchi, ma si è superato il limite»
Parco giochi danneggiato, sindaco contro i vigili «Manca il controllo, sono dovuto intervenire io»
«Ho sospeso le integrazioni orarie rivolte agli agenti e ausiliari del traffico per lo svolgimento di servizi aggiuntivi di controllo, visti gli scarsi risultati ottenuti». A puntare il dito contro i vigili urbani è stato il sindaco di Ferla Michelangelo Giansiracusa. Con un post intitolato I panni sporchi, il primo cittadino del piccolo centro in provincia di Siracusa, che negli anni scorsi è stato in prima linea sul tema della sensibilità ambientale e della gestione dei rifiuti, ha deciso di rendere nota l’insoddisfazione verso l’operato della polizia municipale.
Al centro del post, pubblicato ieri sul profilo Facebook, c’è un fatto accaduto in un parco comunale: alcuni ragazzi hanno rotto uno dei giochi messi a disposizione della comunità. La sensazione però è che si sia trattato della goccia che ha fatto traboccare il vaso. «Scrivo nel gruppo in cui sono presenti i vigili urbani e il comandante della polizia municipale il seguente messaggio:
“Mi segnalano che al parco giochi continuano a verificarsi comportamenti scorretti a danno della cosa pubblica.
Vi chiedo di intervenire con forza e determinazione multando i trasgressori, chiunque essi siano, chiamando i genitori – si legge nel post -. Un vigile: “ Ok ora prenderemo i nominativi”».
Stando alla ricostruzione del sindaco le cose però non sarebbero andate così. «Di ritorno da lavoro, verso le 19.30,
mi reco personalmente nei pressi del parco Robinson – continua il racconto del primo cittadino – e constato, con grande disappunto, che dei ragazzini stavano utilizzando i giochi in modo irrispettoso del bene comune. Sono stato per qualche minuto ad osservarli a distanza, sperando che la smettessero. Così non è stato. Sono sceso dalla macchina e li ho malamente rimproverati; poi ho scritto un messaggio su quanto accaduto alle loro madri, perché le conosco personalmente, e so quanto tengano all’educazione dei loro figli; entrambe mi hanno subito chiamato, scusandosi per i loro ragazzi, apprezzando il gesto».
L’essere stato costretto a dover sopperire in prima persona a quelle che ritiene mancanze del personale dei vigili urbani non è andato giù al sindaco. «Non è mio costume lavare in pubblica piazza i panni sporchi. Tuttavia avevo prima di pubblicare questo post sensibilizzato i dipendenti del Comune in una apposita riunione durante la quale avevo chiesto una maggiore attenzione, specie, sui servizi esterni. Ma oggi il limite è stato superato». Poi un messaggio alla cittadinanza: «Se dovessimo riscontrare ulteriori comportamenti di danneggiamento saremo costretti a chiudere il parco giochi e non chiedeteci di mettere le telecamere – conclude Giansiracusa – in un parco dedicato ai bimbi».