L'ex forzista che siede tra gli scranni di Palazzo degli elefanti ha deciso di aderire al partito di centrodestra fondato da Giovanni Toti. «Dopo oltre dieci anni - spiega a MeridioNews - ho capito che non c'era confronto con i vertici né possibilità di crescita»
Cosa c’è dietro il cambiamento del consigliere Giusti «Forza Italia? Partito ingessato sulla figura di Falcone»
«La mia scelta di lasciare Forza Italia e di aderire a Cambiamo (il partito politico di centrodestra fondato da Giovanni Toti, ndr) è stata una forte conseguenza di un partito che, specie nell’ultimo periodo, è diventato sempre più ingessato». Dopo anni tra le file dei forzisti catanesi, il consigliere comunale di Catania Agatino Giusti ha deciso di cambiare. Una manovra che ha avuto degli effetti immediati sugli equilibri del civico consesso di Palazzo degli elefanti con i due consiglieri superstiti di Forza Italia – Giovanni Petralia e Dario Grasso – finiti all’interno del gruppo misto. Mentre alcune voci di corridoio parlano già di possibili corteggiamenti, Petralia e Grasso pensano ancora alla «botta da smaltire» dopo l’abbandono del collega di cui sono venuti a conoscenza dai social network.
«È vero – conferma Giusti a MeridioNews – che non li avevo informati del mio passaggio ma non possono nemmeno dirsi eccessivamente stupiti perché anche loro erano bene a conoscenza del fatto che, da almeno un anno e mezzo, c’erano problemi all’interno di Forza Italia a livello locale». Difficoltà tali da portare Giusti, dopo oltre dieci anni, a spostarsi nel partito che può essere considerato una sorta di costola di Forza Italia e che, infatti, riunisce molti ex forzisti. «La vera questione – spiega il consigliere – è che non c’era più possibilità di crescita politica e nemmeno un confronto con i vertici locali del partito che, negli ultimi anni, ha costruito tutto su un’unica persona: il coordinatore Marco Falcone». Insomma a spingere Giusti al cambiamento, stando alla sua ricostruzione dei fatti, sarebbe stata la centralità dell’attuale assessore regionale alle Infrastrutture.
«Sento la responsabilità dello gruppo consiliare che si è sfaldato – ci tiene a puntualizzare Giusti – perché con i miei colleghi ci sono sempre stati stima e rispetto. Non ho comunicato a loro la mia decisione perché – spiega – è stata una scelta avventata anche se ponderata». Dal momento del distacco, tra le due parti non ci sono più stati contatti di nessun tipo. «Non ci siamo più sentiti e, ancora, non è nemmeno capitato di incontrarci. Se ci sarà possibilità di chiarimento con loro lo farò volentieri – conclude Giusti che è già stato nominato coordinatore provinciale di Cambiamo – mentre, invece, con i vertici locali di Forza Italia non ho più alcuna intenzione di apertura». MeridioNews ha provato a contattare Marco Falcone, senza risultati.