Unict, sospeso il ricorso al Tar dei ricercatori Raggiunto un accordo con il nuovo rettore

Sembra cambiare il rapporto tra l’Università di Catania e l’assemblea dei ricercatori in molti rappresentati dal Coordinamento unico d’ateneo. Se infatti con il past rettore Antonino Recca hanno sempre lottato a muso duro, sembra possibile un dialogo con il nuovo, Giacomo Pignataro. Tanto che recentemente si è provveduto al congelamento del ricorso al Tar presentato dai ricercatori contro l’ateneo. Alla base del procedimento, l’approccio alle direttive imposte dal decreto 240/2010, detto Gelmini, in merito alla retribuzione delle ore di didattica da parte dei ricercatori d’ateneo. Un diritto dovuto secondo i ricercatori, una concessione dell’università legata alla disponibilità economica dell’ateneo secondo il rettore Recca.

Il problema nasce, come spesso accade, dalla scarsa disponibilità economica dell’ateneo, sempre più esigua a causa dei tagli al fondo di finanziamento ordinario. Una spesa, secondo quanto sempre sostenuto dal Magnifico uscente, che «con le tariffe minime previste dall’ateneo, è di circa un milione di euro».

Non è mai stato trovato un accordo tra il precedente vertice d’ateneo e i ricercatori, ecco perché è stato presentato un ricorso al Tribunale amministrativo regionale. Le richieste sono chiare: un regolamento ad hoc che preveda la retribuzione sin dal primo credito formativo, nonché una voce in bilancio specifica e il riconoscimento economico-giuridico per l’insegnamento. Ricorso che però non avrà luogo, perché congelato. Almeno per il momento.

Il nuovo rettore, al contrario del predecessore, infatti, ha sempre condiviso la posizione dei ricercatori che chiedono il giusto compenso, anche al minimo purché dignitoso, per il lavoro che sono chiamati a svolgere. Ne ha anche fatto uno dei suoi punti nella candidatura. Recentemente ha dunque incontrato alcuni rappresentanti dei ricercatori per discutere della questione e la soluzione trovata sembra mettere d’accordo tutti.

Giacomo Pignataro avrebbe infatti messo nero su bianco la sua intenzione di «portare all’attenzione delle prossime sedute del Senato accademico e del Consiglio di amministrazione dell’Università una modifica del regolamento d’ateneo». L’accordo con il Magnifico prevede altresì che tali modifiche «saranno ricomprese nel quadro di una rideterminazione dei criteri della programmazione didattica, con la finalità di assicurare una sostenibilità dell’attuale offerta formativa, compatibilmente con i requisiti di legge, i vincoli di bilancio e un principio di equa distribuzione dei carichi didattici».

Perché i ricercatori possano considerarsi completamente soddisfatti, però, dovrà prevedere «una retribuzione aggiuntiva per la didattica frontale curriculare svolta dai ricercatori universitari compatibile con le disponibilità di bilancio, commisurata alle ore effettivamente svolte, sin dalla prima ora di didattica frontale», fanno sapere i ricercatori.

I ricercatori chiedono infine di essere soggetto attivo nella discussione in merito alla modifica richiesta, che comunque deve essere svolta «allorché siano noti i dati certi del nuovo bilancio dell’Amministrazione dell’Università di Catania, e comunque non oltre il 31 luglio 2013, in modo che il nuovo regolamento sia operativo prima dell’inizio delle lezioni dell’anno accademico. 2013/2014», sostengono ancora.

Soddisfazione dunque per quanto dichiarato dal rettore Pignataro da parte dei ricercatori che considerano «tale presa di posizione una decisa svolta di metodo rispetto al passato». Il ricorso al tribunale amministrativo regionale non è stato ritirato, però, soltanto congelato. La decisione di cambiare il regolamento è infatti deputata al Consiglio di amministrazione e al Senato accademico. Si dichiarano quindi fiduciosi «nella volontà del Rettore di porre fine al contenzioso», ma altresì «pronti a percorrere le vie legali intraprese, e solo momentaneamente sospese, chiedendo al Tar di emettere al più presto il giudizio di merito sul ricorso presentato».

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

È stata temporaneamente sospesa la richiesta di procedura avviata dai ricercatori contro l’università di Catania a proposito del diritto o meno di essere pagati per la propria attività d’insegnamento sin dalla prima ora. Ricevuti dal magnifico Giacomo Pignataro, hanno raggiunto un’intesa per modificare il regolamento d’ateneo. In caso contrario torneranno a bussare alla porta del tribunale amministrativo. La decisione spetta però al Consiglio di amministrazione

È stata temporaneamente sospesa la richiesta di procedura avviata dai ricercatori contro l’università di Catania a proposito del diritto o meno di essere pagati per la propria attività d’insegnamento sin dalla prima ora. Ricevuti dal magnifico Giacomo Pignataro, hanno raggiunto un’intesa per modificare il regolamento d’ateneo. In caso contrario torneranno a bussare alla porta del tribunale amministrativo. La decisione spetta però al Consiglio di amministrazione

È stata temporaneamente sospesa la richiesta di procedura avviata dai ricercatori contro l’università di Catania a proposito del diritto o meno di essere pagati per la propria attività d’insegnamento sin dalla prima ora. Ricevuti dal magnifico Giacomo Pignataro, hanno raggiunto un’intesa per modificare il regolamento d’ateneo. In caso contrario torneranno a bussare alla porta del tribunale amministrativo. La decisione spetta però al Consiglio di amministrazione

È stata temporaneamente sospesa la richiesta di procedura avviata dai ricercatori contro l’università di Catania a proposito del diritto o meno di essere pagati per la propria attività d’insegnamento sin dalla prima ora. Ricevuti dal magnifico Giacomo Pignataro, hanno raggiunto un’intesa per modificare il regolamento d’ateneo. In caso contrario torneranno a bussare alla porta del tribunale amministrativo. La decisione spetta però al Consiglio di amministrazione

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]