Si tratta di una nuova componente del gruppo misto alla Camera. Una sorta di sottogruppo. «Mi riconosco sempre nei valori fondanti del Movimento 5 Stelle che mi hanno portato alla Camera dei deputati», ribadisce la parlamentare etna
Laura Paxia e gli altri ex M5s danno vita a L’alternativa c’è «Voce a chi non si sente rappresentato dal governo Draghi»
Pochi giorni dopo l’addio non desiderato al Movimento 5 stelle, Laura Paxia trova una nuova casa. O meglio, insieme agli altri espulsi pentastellati che hanno pagato la decisione di non avere appoggiato espressamente il nuovo governo Draghi, ha formato una nuova componente all’interno del gruppo misto. Si chiamerà L’alternativa c’è.
«Una voce in Parlamento per una opposizione costruttiva. Porteremo avanti le istanze dei cittadini che non si sentono rappresentati da questo governo», dichiara la deputata nazionale etnea, che in un’intervista a MeridioNews aveva chiarito le proprie perplessità nei confronti del nuovo esecutivo. «La costituzione di L’Alternativa c’è è un passo necessario per poter lavorare bene in Parlamento, affinché la nostra compagine possa avere voce. Mi riconosco sempre nei valori fondanti del Movimento 5 Stelle che mi hanno portato alla Camera dei deputati. Proprio per questo – continua Paxia – continuerò a lavorare con la stessa dedizione e mi impegnerò per dar voce alle istanze di tutti quei cittadini che non si sentono rappresentati dal governo Draghi, ma che devono comunque poter trovare espressione in Parlamento».
Paxia è l’unica esponente siciliana della nuova componente. Gli altri membri sono: Massimo Baroni, Pino Cabras, Andrea Colletti, Manuela Corda, Paolo Giuliodori, Alvise Maniero, Maria Laura Paxia, Francesco Sapia, Arianna Spessotto, Rosa Alba Testamento, Raffaele Trano e Andrea Vallascas.