Questa mattina a Niscemi due attivisti sono rimasti feriti e altri due sono stati fermati. Succede in contrada Ulmo, proprio davanti alla base militare statunitense, dove continuano le manifestazioni di protesta contro la costruzione del mega impianto di antenne satellitari. «Eravamo sdraiati davanti ai mezzi della polizia, che ci ha poi tirato via con forza», spiega Sandro Rinnone, uno dei due attivisti feriti, che se l'è cavata con una contusione al gomito. «Protesteremo subito davanti al commissariato, per dare solidarietà ai due ragazzi fermati», annuncia l'attivista. Guarda il video
No Muos, scontri e feriti in contrada Ulmo Due fermati, proteste in commissariato
Due attivisti feriti, e altri due fermati dalla polizia. Questo il bilancio odierno delle proteste contro il Muos, il mega impianto di antenne satellitari di proprietà dell’esercito degli Stati uniti in costruizione a Niscemi. Sempre più spesso gli attivisti denunciano episodi di violenza nei propri confronti nel corso dei blocchi stradali organizzati per impedire il passaggio dei mezzi diretti alla base militare Usa. E anche questa stamattina, in contrada Ulmo, alcuni di loro hanno tentato di bloccare i mezzi della polizia. «Peppe e Sandro, che ponevano i loro corpi come ostacolo passivo, grazie a delle forze attive sono finiti in pronto soccorso per essere medicati», scrive il coordinamento regionale dei comitati No Muos della vicenda. Una versione confermata da uno dei due protagonisti, Salvo Rinnone.
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=8tZ_WYpdSBQ[/youtube]
«Ci siamo buttati davanti alla camionetta, sdraiandoci davanti alle ruote, e i poliziotti ci hanno tirato via con forza», spiega l’incidente Sandro, appena uscito dal pronto soccorso di Niscemi. «Per fortuna, è solo una forte contusione», spiega il giovane, preoccupato adesso di dare solidarietà a Max e Carmelo, i due militanti posti in stato di fermo al commissariato della cittadina Nissena, annunciando una piccola manifestazione di protesta. «Non hanno fatto niente, stavano solo urlando. Adesso andremo subito davanti al commissariato a protestare. Nel pomeriggio vedremo il da farsi», conclude. Per Peppe, l’altro attivista ferito stamane durante il blocco dei mezzi,è stata invece diagnosticata una distorsione al braccio destro con ematoma ed escoriazioni e cinque giorni di prognosi.