La storia arriva da Messina, dove un uomo che oltre una settimana fa era risultato positivo al Covid-19 ha continuato ad andare nella propria attività senza rispettare le prescrizioni sanitarie. Appello all'isolamento per tutti coloro che sono stati nell'esercizio commerciale
Titolare di un negozio positivo ma continua a lavorare Dipendenti e clienti ignari. Scattata denuncia in procura
Era positivo al Covid dal 27 novembre scorso ma incurante del rischio a cui ha sottoposto dipendenti e clienti ha continuato a recarsi ogni giorno a lavoro nel proprio negozio. A scoprirlo questa mattina è stata la sezione di polizia giudiziaria della Municipale di Messina. Gli agenti sono intervenuti in un negozio di informatica di via Garibaldi, dopo aver ricevuto una segnalazione. Sono quindi scattate le verifiche che hanno confermato la positività al coronavirus del titolare che era presente in negozio, in netta violazione l’obbligo di quarantena.
Dopo avergli contestato la condotta illecita, agli agenti è toccato il compito di informare i dipendenti del negozio. Esterrefatti hanno appreso la notizia non senza timore. Erano all’oscuro della circostanza e uno dei commessi si è preoccupato più degli altri perché sua moglie è anche incinta. Il negozio è stato subito chiuso e il titolare accompagnato a casa.
I dipendenti devono adesso informare il proprio medico curante e porsi in isolamento fiduciario. È scattato anche il tracciamento dei soggetti venuti a contatto con il titolare del negozio. Il commissario territoriale Covid dell’’Asp Carmelo Crisicelli ha fatto sapere che verranno eseguiti i tamponi sui dipendenti che lavorano nel negozio.
A rendere noto il nome del negozio è stato il sindaco Cateno De Luca sulla propria pagina Facebook, invitando quanti si sono recati nel negozio dal 25 novembre scorso ad oggi a contattare il medico di famiglia e osservare un periodo di quarantena così come previsto dai protocolli: 14 giorni dall’esposizione oppure dieci seguiti da un tampone rapido con risultato negativo. Di quanto accaduto è stata informata la Procura di Messina.