Referendum, i tagli ci saranno: vittoria netta del Sì In Sicilia favorevole oltre il 75 per cento dei votanti

Quando due terzi delle sezioni in Italia sono state scrutinate, il dato sui favorevoli al taglio dei parlamentari è di oltre il 69 per cento dei votanti. Il verdetto del referendum costituzionale confermativo, dunque senza quorum, è ormai chiaro: il numero dei rappresentanti eletti alla Camera e al Senato verrà ridotto di un terzo. In Sicilia la percentuale dei sì è ancora più netta: con quasi l’80 per cento dei seggi che ha completato lo scrutinio, il sì è sopra il 75 per cento

Alla chiusura dei seggi per il referendum l’affluenza – non ancora definitiva – è del 53,78 per cento. Alla Sicilia e alla Sardegna spettano la maglie nere per quanto riguarda i cittadini che si sono recati a votare: lo hanno fatto rispettivamente il 35,95 per cento degli aventi diritto e il 35,02 per cento. A livello provinciale il dato più basso è per Palermo e provincia con 33,58 per cento. I dati tuttavia sono in continuo aggiornamento. Ma lo spartito era già chiaro da ieri, quando a votare era stato un siciliano su quattro.

Rese note anche le prime previsioni per quanto riguarda il voto della elezioni regionali, fermo restando che in Sicilia si tornerà alle urne il prossimo 4 e 5 ottobre per le Amministrative. In Toscana c’è un testa a testa tra il candidato del centrosinistra Eugenio Giani e quello del centrodestra Susanna Ceccardi.

In Liguria e Veneto cerca la riconferma i presidenti uscenti Luca ZaiaGiovanni Toti. Quest’ultimo, secondo i primi exit poll, sarebbe avanti di circa venti punti percentuali rispetto allo sfidante, il giornalista Ferruccio Sansa. Testa a testa pure in Puglia, con la ricandidatura di Michele Emiliano che dovrà vedersela con Raffaele Fitto, e nelle Marche. Qui i primi dati segnano una leggero vantaggio per Francesco Aquaroli del centrodestra rispetto a Maurizio Mangialardi. In Campania Vincenzo De Luca, governatore uscente, è in vantaggio rispetto allo sfidante Stefano Caldoro del centrodestra. 

Tra i primi a commentare l’esito del voto il senatore Gregorio De Falco, ex Movimento 5 stelle ora al gruppo Misto. «Si tratta – dice – di una restaurazione oligarchica. Adesso sarà più difficile fare politica». «C’è bisogno di maggiore efficienza e quindi la riduzione dei parlamentari è una cosa che abbiamo sempre ritenuto corretta», afferma invece Francesco Lollobrigida, deputato di Fratelli d’Italia, commentando al Tg1 i primi dati circa il risultato del referendum sul taglio dei parlamentari. «Ora devono seguire delle leggi elettorali che garantiscano anche la preferenza», ha aggiunto.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Nella settimana che dà il via ufficiale alle feste, con la ricorrenza di lunedì 8 dicembre, l’oroscopo della nostra rubrica astrologica è inaugurato da una splendida Luna. Inizia benissimo per i segni di Fuoco Ariete, Leone e Sagittario: molto accesi da fameliche passioni. In casa Terra, assestamento e sicurezza per Toro e Vergine, mentre il […]

Settimana di inizi, aperta da un lunedì 1 dicembre, che nell’oroscopo tocca a Venere inaugurare, portando un ottimismo e una voglia di amare da tempo dimenticata dai dodici dello zodiaco! Fortunatissimi i segni di Fuoco – Ariete, Leone e Sagittario -, che godono dei favori del Sole e della Luna, entrambi di fuoco. Ottimo anche […]

Il cielo di dicembre 2025 inizia romantico, con la bella Venere che arriva in Sagittario, e l’oroscopo del mese promette che ci sarà modo di apprezzare la forza discreta delle passioni. Molto favoriti i segni di Fuoco – Ariete, Leone e Sagittario – ma, dopo giorno 20, anche i segni di terra: Toro, Vergine e […]