Nelle campagne di Modica prende forma l'albergo etico voluto da Muni Sigona, mamma di Toti, un ragazzo autistico. L'ultimo passo è stato lanciare un concorso per designer che dovranno disegnare lo spazio esterno
Il Giardino di Toti, uno spazio a misura di disabile «Le emozioni chiave della relazione con l’ambiente»
Uno spazio speciale, un giardino per un albergo etico, destinato a ospitare giovani affetti da autismo o con altre disabilità. Nelle campagne di Modica prende forma il sogno di Muni Sigona, mamma di Toti, un ragazzone ventenne autistico. Per realizare Il giardino di Toti è stato lanciato un concorso per selezionare i designer che avranno il compito di progettare gli arredi per esterno.
Il concorso nasce dalla
collaborazione tra architetti e aziende siciliane operanti nel settore dell’edilizia e dell’ecodesign ed è aperto a
studenti e professionisti che non abbiano superato i 36 anni di età – individualmente o riuniti in team.
Il giardino di Toti sorgerà accanto alla storica dimora della famiglia. «Siamo nella fase in cui la villa sarà resa accessibile e quindi dobbiamo anche pensare all’arredo – spiega a MeridioNews Muni Sigona,
presidente della onlus – l’idea di avere, in particolare, un angolo bar in ecodesign è dettata dal fatto che
per me è importante pensare a quanto i ragazzi possano essere occupati durante la loro giornata».
Il
concorso si suddivide in tre tipologie: sedute, area svago e totem esplicativo. È prevista la «realizzazione di
due sedute di dimensioni contenute da utilizzare nel periodo estivo e da riporre durante la stagione
invernale», la «realizzazione di un bancone bar che resterà per tutto l’anno all’esterno» e provvisto di tutti
gli impianti, da quello idrico a quello elettrico ed illuminante, e infine la «realizzazione di un totem
esplicativo degli spazi destinati all’albergo etico e al giardino», che dovrà contenere la storia
dell’associazione e avere un alto livello di interazione degli utenti.
Il tutto deve tener conto delle diversità sia fisiche che cognitive dei vari fruitori. «Gli studi condotti
dimostrano che nelle persone affette da sindrome di natura genetica, quali per esempio la sindrome di
Kanner o autismo, il fattore emozionale rappresenta la chiave per ristabilire la relazione tra persona e
ambiente circostante», si legge nel bando, dove viene specificato come i «soggetti autistici tendono ad
elaborare le informazioni sensoriali in modo diverso dalle altre persone, con la tendenza ad essere iper o
ipo-sensibili agli stimoli esterni come la luce, il suono, la temperatura e la superficie degli oggetti».
Gli
arredi da progettare dovranno dunque soddisfare sia la richiesta di benessere di tutti i fruitori del giardino,
ospiti e personale dell’albergo etico, in termini di benessere visivo, olfattivo e tattile, sia la sostenibilità
ambientale, attraverso l’utilizzo di materiali naturali. Potranno essere utilizzati, difatti, solamente paglia,
bamboo, legno, cartone e terracruda: il tutto, ovviamente, dovrà rispondere ai requisiti di sicurezza relativi
alla stabilità, alla resistenza al fuoco, alla manutenzione e alla fruibilità anche dei diversamente abili.
«I
ragazzi trascorreranno molto tempo nel giardino, pertanto è importante arredarlo a loro misura – aggiunge
Muni Sigona – la scelta del materiale è di fondamentale importanza per ragioni di sicurezza e nel rispetto
dell’ambiente». Per ogni sezione è previsto un premio di 800 euro per i progetti primi classificati e i tre
vincitori avranno la possibilità di realizzare gli elementi avvalendosi di un budget assegnato
dall’organizzazione del concorso.
Le candidature vanno inviate entro l’1 dicembre 2019 e le selezioni
verranno poi effettuate da una giuria tecnica composta da Pilar Diez, Ko Nakamura, Dario Alvarez, Luigi
Prestinenza Puglisi, Andrea Branciforti e da un comitato scientifico di cui fanno parte Gaetano Sciuto, Lino
D’Urso, Gianfranco Gianfriddo, Alessandro Greco, Luigi Patitucci e Ignazio Lutri.