Comune, il Consiglio si sblocca sull’ordine del giorno Mineo: «L’opposizione ha messo a segno un punto»

Il Consiglio comunale esce dal pantano. Uno stallo in cui si era finiti come conseguenza di una partita a scacchi che ha visto come protagonisti maggioranza, opposizione e persino il sindaco Orlando. Era stato proprio il primo cittadino a scaldare gli animi con la lettera sul decoro in cui esortava tutti i consiglieri a spingere sull’acceleratore per l’approvazione di tre regolamenti che hanno a che fare con il pulizia e movida, visto che «le iniziative e gli interventi adottati negli ultimi mesi da aziende e uffici competenti – come scrive Orlando – non sono stati sufficienti, per il permanere di situazioni di carenza di decoro e pulizia in città e le cause e le responsabilità sono molteplici e, fra queste, alcune inadeguatezze normative e regolamentari cui il Consiglio comunale può contribuire a porre rimedio». 

Una missiva che non ha lasciato indifferenti i consiglieri, che in molti casi si sono sentiti direttamente chiamati in causa. E così, mentre da parte della maggioranza si spingeva per accontentare il sindaco e approvare almeno uno dei regolamenti in sospeso, dall’altra parte si premeva per portare il discorso sul possibile buco di bilancio e sui conti della Rap. Un braccio di ferro che nelle ultime due conferenze dei capigruppo – una disertata dai capigruppo di maggioranza e l’altra da quelli di opposizione – si è spostata in aula, con il Consiglio che non riesce nemmeno ad aprire la seduta di ieri in prima chiamata a causa dell’abbandono dell’opposizione e al solito vizio della maggioranza, che proprio non riesce a partecipare in maniera compatta e puntuale in aula. Ieri mattina in prima chiamata i consiglieri vicini all’amministrazione erano dodici.

«Abbiamo l’incontro dei capigruppo a inizio settembre – spiega Andrea Mineo, consigliere di Forza Italia – poi ci sarà riunione in Regione sul possibile disequilibrio. Abbiamo ottenuto questa seduta di Consiglio dedicata al dibattito su disequilibrio, deficit del Comune e Rap, con la partecipata che si occupa dei rifiuti come primo punto all’ordine del giorno. Noi di Forza Italia siamo soddisfatti che finalmente si cominci a instaurare un percorso dopo la carenze di maggioranza di ieri e oggi. La minoranza compatta ha segnato un punto». 

Mineo, così come diversi colleghi di opposizione, non si sente toccato dalle parole del sindaco, che da par suo ha stemperato i toni precisando che non c’era nelle sue intenzioni quella di puntare il dito contro il Consiglio. Ma il coordinatore cittadino di Forza Italia rilancia: «Orlando mostra i muscoli di una maggioranza che non ha. Siamo perplessi rispetto alle dichiarazioni del sindaco, ma questo non significa che faremo mancare l’apporto di Forza Italia sulle tematiche del decoro. Non si possono però addossare le responsabilità a Consiglio e Rap se sei un sindaco che governa da sette anni. Non è che il consiglio non lavora, ma gli atti devono essere riscritti di sana pianta: quello sull’inclusione sociale ha diversi pareri non favorevoli da parte degli uffici, con parti bocciate dal capoarea, quello sull’ambiente ha oltre 80 emendamenti e quello su movida e dehors ha richiesto un anno di lavoro perché fosse condivisibile». 


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