Si è svolta questa mattina l'autopsia sul corpo dell'uomo di mezza età, rinvenuto ieri tra Lentini e Carlentini. Per saperne di più sui motivi del decesso bisognerà attendere le analisi di laboratorio. Smentita la presenza di fori causati da proiettili
Cadavere in campagna, esclusi i colpi d’arma da fuoco La sacca in cui era viene usata dalle onoranze funebri
Per saperne di più sulle cause del decesso dell’uomo ritrovato ieri nelle campagne tra Lentini e Carlentini bisognerà attendere gli esami di laboratorio. Questa mattina il medico legale Orazio Cascio, intanto, ha svolto l’autopsia sul cadavere che resta ancora senza identità.
Stando a quanto trapela da fonti investigative, non sarebbero stati trovati evidenti segni di violenza sul corpo. Escluse, dunque, sia le ferite da arma da fuoco, come era stato ipotizzato ieri, ma anche da taglio. Al momento, invece, non si può escludere con certezza che non ci siano tracce di altro tipo di violenza, compresi segni di strangolamento. A essere stata smentita è anche la notizia diffusa da alcuni organi di stampa secondo cui il cadavere sarebbe stato ritrovato a pezzi. Ulteriori elementi arriveranno dall’esame degli insetti comparsi nel processo di decomposizione e trovati all’interno della sacca e dalle analisi tossicologiche. A provare a dare un nome all’uomo sarà, invece, l’esame del dna.
Secondo quanto è stato possibile ricostruire finora, i lcadavere è di un uomo di mezza età, probabilmente europeo. Si trovava in una sacca, dietro un muretto in una zona di campagna in contrada Ciricò. In merito alla sacca, dotata di zip, ieri si è detto fosse del tipo utilizzato all’interno degli obitori. Nello specifico, però, si tratta di uno strumento usato dai servizi di onoranze funebri per il recupero di salme in luoghi pubblici.