La secchiata d’acqua addosso alla donna sulla panca Parroco: «Bulli che se la prendono con i più deboli»

Un video diventato virale in pochi giorni. I protagonisti sono dei giovani a bordo di uno scooter che lanciano un gavettone addosso a una signora seduta su una panchina in via Vittorio Emanuele a Paternò, davanti al piazzale d’ingresso di villa Moncada

A denunciare quanto subito dalla donna – già nota ai servizi sociali del Comune – è padre Nunzio Chirieleison, parroco della chiesa del Sacro Cuore e presidente della Caritas vicariale, che ha espresso solidarietà alla signora e ha condannato «fermamente questi atti, inqualificabili, di bullismo e di stupidità». Nella ricostruzione del gesto che sta suscitando sgomento sui social network e fra i cittadini, il sacerdote ha sottolineato che si tratta di una signora «che vive in una situazione di degrado e di esclusione sociale».

Quando viene presa di mira, la donna è seduta su una panchina e, all’arrivo del gavettone, non si accorge di essere ripresa alle sue spalle. Fra gli sghignazzi di quello che don Chirieleison ha definito «un valente giovane» molto probabilmente consapevole dello scherzo di cattivo gusto in corso. Improvvisamente, da una curva, sbuca un motorino con due giovani in sella, uno dei quali rovescia al volo tutta l’acqua di un secchio addosso alla signora, colpita in pieno. 

«All’inizio del video si può pensare a una bravata di qualche buontempone – continua il presidente della Caritas – ma, subito dopo, è evidente la premeditazione e la minuziosa preparazione. Così come altrettanto evidente appare la scelta mirata della vittima da colpire». Un video che sembra fatto ad hoc anche perché, mentre la signora è zuppa di acqua, il giovane che fa le riprese con il proprio cellulare si avvicina e «fa alla donna una sorta di intervista», fa notare padre Nunzio. 

Il timore della Caritas è che possa esserci un seguito al gesto del gavettone che potrebbe manifestarsi «in azioni ancora più gravi e pericolose». È per questo che il parroco del Sacro cuore rivolge un appello a cittadini, istituzioni e a tutto il volontariato sociale di «fare fronte comune per non abbassare la guardia e contrastare efficacemente l’affermarsi, anche nella nostra comunità cittadina, di quella cultura dello scarto, che pesantemente offende e compromette la dignità delle persone più deboli e indifese, particolarmente dei bambini, degli anziani e delle persone psicologicamente labili». 

Sulla vicenda il sindaco Nino Naso si sarebbe coordinato con gli agenti della polizia municipale per individuare e identificare gli autori di «un gesto imbecille. Siamo vigili sulla vicenda – assicura il primo cittadino – e non con gli occhi chiusi. Molte associazioni si sono mosse e anche semplici cittadini privati hanno mostrato solidarietà alla signora per quanto accaduto». Sull’episodio stanno indagando i carabinieri del comando stazione di Paternò.


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