L'appuntamento a Roma è per il 31 luglio alle 14. Sono 1600 i dipendenti in esubero nel capoluogo siciliano. Sulla vicenda intervengono anche Orlando e Marano: «Palermo rimanga uno dei grandi poli nei servizi di call center»
Almaviva, i sindacati convocati al ministero «Bene, ma risolvere perdita posti di lavoro»
Il ministero del Lavoro ha convocato i sindacati, il 31 luglio alle 14, per esaminare la vertenza Almaviva di Palermo. Ieri i sindacati di categoria hanno protestato contro il piano degli esuberi di 1600 operatori di Almaviva contact nel capoluogo siciliano. «Accogliamo favorevolmente la notizia della convocazione, che possa essere finalmente risolutiva – afferma Maurizio Rosso, segretario generale della Slc Cgil di Palermo – Bisogna risolvere assolutamente la tragedia della perdita dei posti di lavoro».
«Per fare questo – continua Rosso – è necessario creare le condizioni di sviluppo che stanno nella lotta alle delocalizzazioni, nella certezza dell’applicazione delle tariffe contrattuali e del mantenimento dei volumi di traffico; un fondo strutturale per il settore che garantisca il passaggio alle nuove tecnologie, che stanno cambiando la modalità di questo lavoro».
Il sindaco Leoluca Orlando e l’assessora al Lavoro, Giovanna Marano, dicono: «In questi anni abbiamo lavorato per dare certezza e futuro all’azienda e siamo stati promotori di quella cultura del dialogo necessaria per difendere Palermo, sito storico di Almaviva e offrire un quadro di garanzie necessarie a chi ha creduto in questa città. Stabilità occupazionale e una politica di settore espansiva – sottolineano Orlando e Marano – sono le cose di cui c’è bisogno».
«In questo senso – proseguono – sono chiamati in causa i grandi committenti, spesso pubblici, che hanno abbassato l’asticella della qualità e dei costi; l’azienda, che deve produrre un piano chiaro al cui centro deve essere un forte posizionamento di mercato; il governo, che deve aiutare e sostenere i settori a rischio di marginalità attraverso una visione di lungo periodo ed una rinnovata centralità di questo settore delle telecomunicazioni in Italia per aiutare la rilocalizzazione delle commesse in Italia; le forze sociali, che sono chiamate ad un impegno straordinario nella difesa di un settore che ha una forte centralità nel Mezzogiorno. L’amministrazione comunale – concludono sindaco e assessora – presidierà questa vertenza, come fatto in tutti questi anni, perché Palermo rimanga uno dei grandi poli nei servizi di call center delle telecomunicazioni».