Gli ideatori del progetto, Martina Emanuele e Giuseppe Blanca, hanno pensato anche a una funzione grazie alla quale l'utente può sapere quali associazioni benefiche sono attive nella sua zona e recarsi lì a donare, con tanto di scheda informativa e contatti
EcoFood Prime, app antispreco con la mappa delle Onlus «Abbiamo messo il digitale al servizio della solidarietà»
Un’app antispreco utile non solo a chi cerca di condurre uno stile di vita sostenibile ma anche a chi vuole evitare gli sprechi nella propria vita quotidiana e donare a chi ha più bisogno. «Siamo solo degli intermediari: facciamo incontrare domanda e offerta. Oltre alla funzione madre che ci accomuna anche ad altre app, ovvero informare sui prodotti che rischiano di rimanere invenduti, quello che ci distingue da altre esperienze simili in Italia e all’estero, è il fatto che abbiamo messo la tecnologia e il digitale a supporto della socializzazione e della solidarietà». Spiega così la ragione di fondo del progetto Martina Emanuele ideatrice di EcoFood Prime, insieme a Giuseppe Blanca. I due sono anche soci all’interno dell’azienda Olivia srls.
«Abbiamo pensato a una funzione per l’utente che lo informi sulle associazioni benefiche attive sul territorio di Palermo – aggiunge -. Forniamo anche una scheda e il sito di riferimento della onlus dove può recarsi lì a donare». Insieme alle notizie di base, c’è anche il contatto di un referente per ogni realtà presente. L’applicazione non dà solo informazioni su come fare la spesa ma cerca di evitare gli sprechi alimentari su tutti i consumi quotidiani. «L’utente clicca sul tasto dell’app dona – sottolinea– e trova la mappa di tutte le onlus più vicine a lui. Un modo anche per instaurare un rapporto di fiducia con l’associazione presente nella sua zona. Siamo sempre intermediari, non interveniamo mai nel rapporto tra utente e associazione, perché crediamo nel valore del rapporto tra le persone e tra consumatore e punto vendita, attraverso cui si trasmette la cultura del cibo».
La società ha ricevuto un co-finanziamento da parte della presidenza del Consiglio dei ministri e della Regione siciliana, dipartimento della famiglia e delle politiche sociali e dal dipartimento della gioventù. «Abbiamo partecipato al bando nel 2014 e il finanziamento lo abbiamo ricevuto nel 2017 – ripercorre -. Da lì abbiamo iniziato da subito a lavorare al progetto. La Volcan ha creato l’app per noi, che poi è la stessa società della provincia messinese che ha sviluppato il bikesharing a Palermo». Una rete di onlus che Emanuele e Blanca sperano si possa ampliare nell’ambito della presentazione ufficiale che si terrà domani nell’ambito di Expocook, alla Fiera del Mediterraneo. «Speriamo sia un’occasione per farci pubblicità e trovare anche altre associazioni benefiche, che non sono sempre facili da trovare. A parte quelle più grandi e strutturate, le altre sono difficili da raggiungere, alcune le abbiamo individuate col passaparola. Credo che questo lavoro serva a prescindere e questo strumento magari potrà anche aiutare chi non c’è ad essere presente sul digitale».
Gli ideatori sono partiti dalla città di Palermo e ne cercano il supporto. All’estero ci sono anche altre realtà simili, dove si riescono ad attuare stili di vita sostenibili, ma per loro è fondamentale coinvolgere le aziende. «Panifici, pasticcerie e anche ristoratori come Bioesserì, che ha adottato un menu anti-spreco. Vorremmo proprio realizzare questo con i ristoranti, ci hanno anticipato. I supermercati potranno invece smaltire i loro prodotti in eccedenza o in scadenza. Il ristoratore può comunicare la sua scelta ecologica e di riduzione dell’impatto ambientale e proporre una cucina diversa, aiutando anche i cittadini a realizzare piatti con pane raffermo, gambi della verdura, resti di frutta. Un’apertura che serve e che non sempre c’è».