Lo spostamento del quartiere? Già previsto e sottoposto al Genio Civile. «Solo una ipotesi per il momento, ci vorrà l'approvazione del Consiglio comunale, resta il fatto che quell'area dovrà essere destinata a "servizi"». A dichiararlo il vicesindaco Luigi Arcidiacono che oggi, dopo la protesta di lunedì in piazza Duomo, ha ricevuto una delegazione di residenti del rione adiacente l'aeroporto Fontanarossa
Villaggio Goretti, lavori per un milione Ma il progetto per il trasloco è pronto
«La delocalizzazione di Santa Maria Goretti è solo una proposta nel nuovo piano regolatore. Tutto starà alla decisione del consiglio comunale». Parola del vicesindaco Luigi Arcidiacono che oggi, ad appena tre giorni dalla protesta dei residenti per l’ipotesi di spostamento del rione adiacente allaeroporto Fontanarossa, ha ricevuto una delegazione di cittadini in sala giunta. «Un incontro conclusosi con un nulla di fatto» dichiara Nunzio Vasta, presidente dell’associazione Nuovi consumatori europei , presente all’incontro in rappresentanza dei residenti al villaggio Goretti. In riferimento all’incontro Vasta parla di «scontro frontale con il Comune» e dalla fontana di piazza Duomo comunica ai cittadini: «Oggi siamo riusciti solo a far ammettere che il progetto di delocalizzazione c’è ed è già stato presentato al genio civile». Con lui Lorenzo Leone, presidente del Comitato spontaneo Santa Maria Goretti, che ai cittadini delusi promette: «Faremo una grande manifestazione di protesta. Al più presto».
«Il sindaco aveva garantito la sua presenza, ma oggi non c’era. Se ne frega, mentre vogliono levarci le case per specularci sopra. Non possono trattarci come porci», dichiara delusa la signora Giovanna Finocchiaro, una delle circa cinquanta persone che ha atteso davanti palazzo degli Elefanti l’esito dell’incontro, a porte chiuse, sul destino del proprio quartiere funestato da frequenti allagamenti. Un incontro al quale era presente anche l’assessore ai lavori pubblici Giuseppe Marletta. «L’urgenza è quella di evitare nuovi problemi il prossimo inverno, e per questo il Comune spenderà in estate un milione di euro in opere di bonifica dei torrenti limitrofi», dichiara Marletta, secondo il quale, sulla scia di quanto dichiarato dal vicesindaco Arcidiacono, «non c’è da preoccuparsi sul destino del villaggio, trattandosi solo di una ipotesi». Ma è lo stesso Arcidiacono a dichiarare: «Quelle aree sono destinate a servizi». Servizi, ma l’ex preside della facoltà di Giurisprudenza dell’università di Catania promette: «Niente alberghi: le abitazioni verranno spostate più a monte, ma escludo categoricamente che le attuali aree diverranno residenziali».
La zona individuata è per il momento quella dell’ex mercato ortofrutticolo, nella quale, «verranno costruite delle villette a schiera». A dichiararlo Nunzio Russo, presidente della decima municipalità aspramente contestato dagli abitanti per aver disertato l’incontro: «Io non sono stato invitato dal comitato a partecipare, ma sono sempre presente per il quartiere, non come i miei predecessori. Mi sto battendo per i diritti di chi ha le case allagate, sia al Santa Maria Goretti che a Vaccarizzo». Sull’ipotesi spostamento, il presidente di municipalità è più che possibilista, propendendo apertamente per questa soluzione. «Lo spostamento non mi sembra una brutta sistemazione», dichiara. Una posizione che non trova contrari nemmeno molti dei cittadini in piazza come il signor Carmelo Giuliani. «So solo che su questa casa, in cui vivo da nove anni dichiara Giuliani – ho speso la mia liquidazione in lavori di ristrutturazione. Se risolvono il problema è meglio, ma se la soluzione è spostare il villaggio ci andrà bene comunque», conclude il cittadino.
«La delocalizzazione del quartiere è prevista fin dagli anni ’50, quando si iniziava a utilizzare l’aeroporto», commenta infine il vicesindaco Arcidiacono, che tiene a precisare: «Per la realizzazione del piano di delocalizzazione passeranno comunque anni: si dovrà prima approvare il piano regolatore, poi fare un piano particolareggiato e anche questo dovrà essere approvato al consiglio comunale». Ma chi pagherà e quanto costeranno i nuovi alloggi non è dato sapere.