Domattina, in piazza della Repubblica, verrà smontata la struttura anti freddo per i clochard. «Un rifugio per circa 35 utenti al giorno. Specie giovani migranti, ma pure molti italiani tra cui alcune donne», spiega a MeridioNews il presidente Stefano Principato
L’ultima notte della tenda in centro per i senzatetto Croce Rossa: «Abbiamo ospitato più di 300 persone»
Quella di stasera sarà l’ultima notte in cui la grande tenda pneumatica riscaldata allestita dalla Croce Rossa rimarrà in piazza della Repubblica per offrire riparo a chi vive per le strade del capoluogo etneo. «In questi giorni abbiamo ospitato più di 300 persone – spiega a MeridioNews Stefano Principato, il presidente della Croce Rossa Italiana di Catania – con una media di 35 ospiti a notte e un picco raggiunto ieri in cui a cercare rifugio dal freddo e dalla pioggia sono stati addirittura in 48». Come previsto dal piano di accoglienza per i senzatetto reso noto dall’amministrazione comunale all’inizio del mese, infatti, la struttura sarebbe rimasta montata in uno dei luoghi in cui si concentra un grosso numero di clochard etnei solo «per un periodo limitato alle eccezionali condizioni climatiche».
Montato in una delle piazze centrali del capoluogo lo scorso 4 gennaio con una disponibilità ad accogliere fino a 50 persone, domani il tendone verrà smantellato. «Nel progetto iniziale la tenda sarebbe dovuta rimanere nella piazza solo fino al 9 gennaio – precisa Principato – ma, a causa del protrarsi delle condizioni climatiche avverse, si è scelto di prolungare la permanenza del presidio operativo fino a domenica 13». Per i senzatetto, recentemente interessati dalla nuova ordinanza antibivacco del sindaco Salvo Pogliese, la struttura riscaldata è stata aperta ogni giorno dalle 19 fino alle 8 di mattina. «Quello che ci ha piacevolmente stupito è stato il senso di solidarietà che hanno dimostrato i catanesi – dice soddisfatto Principato – Quando abbiamo avviato una raccolta per vestiti e coperte siamo stati letteralmente sommersi tanto che abbiamo dovuto stopparla il giorno dopo e in molti hanno continuato a portare panini e altro cibo».
«Ci è parso ancora più evidente quanto in città la povertà sia assolutamente trasversale – afferma il presidente etneo della Croce Rossa – Il numero più importante di ospiti sono stati migranti, ma abbiamo accolto anche molti italiani tra cui pure alcune donne. Sono soprattutto giovani (dai 35 ai 40 anni) che vivono per strada non per scelta ma per necessità. Un caso particolare – aggiunge – è stato quello di un signore di 83 anni che, prima di venire nella tenda, stava nella zona di villa Pacini». Un servizio messo a disposizione degli ospiti della struttura di piazza della Repubblica è stata anche la possibilità di usufruire di un medico presente ogni giorno dalle 20 alle 22. «Non solo per le visite ma anche per somministrare a chi lo richiedesse il vaccino antinfluenzale, grazie all’accordo raggiunto con l’Asp di Catania». In nove giorni a essersi vaccinati sono stati circa 170 homeless.
Adesso il freddo non sembra essere finito ma «un servizio del genere comporta un impegno importante», dicono dalla Croce Rossa. Non solo un posto in cui passare la notte al riparo dalle intemperie ma anche un luogo accogliente. «Di fronte alla tenda abbiamo allestito pure un gazebo dove abbiamo somministrato bevande calde e qualcosa da mangiare. Qualche volta abbiamo anche giocato a carte insieme – continua Principato – Tutti modi semplici per avvicinare le persone con cui abbiamo cercato di creare un rapporto di fiducia». Oltre i servizi temporanei offerti in questi giorni di grande freddo, i volontari hanno continuato a portare avanti anche il tour quotidiano della città in macchina «per dare soccorso ai senzatetto che hanno accettato indumenti e coperte ma hanno preferito, comunque, rimanere nei posti in cui vivono abitualmente», dice Principato che parlando di questa esperienza la definisce «una vittoria perché tutti gli ospiti sono sempre riusciti a convivere serenamente».
Nell’attesa che per i senzatetto siano pronti gli immobili confiscati alla mafia e destinati all’emergenza abitativa, intanto resta la soluzione temporanea di essere ospitati nelle strutture di altre realtà del territorio. In particolare, a offrire dei posti letto sono il Consorzio Sol.Co nel dormitorio maschile Il Faro in via Stazzone; la Locanda del Samaritano nel dormitorio femminile di via Monte Vergine; la Comunità Sant’Egidio ha assicurato la continuità dell’intervento di accoglienza nei locali di via Garibaldi mentre la Caritas diocesana ha attivato il centro di accoglienza Erwin con posti letto nella parrocchia del Santissimo crocifisso dei miracoli in via Pantano.