Il tecnico è consapevole delle insidie che presenta il match casalingo di domani contro i bianconeri, in salute e reduci da due pari interni di fila. I rosanero, a caccia di un successo per guarire dalla pareggite, quasi certamente giocheranno con il 4-3-2-1 con Falletti e Trajkovski a supporto di Moreo
Palermo, Stellone non si fida dell’Ascoli «Si esalta con le big, servirà attenzione»
Natale è passato ma sotto l’albero rosanero è rimasto un pacco ancora da scartare. Lo farà la squadra nelle prossime ore. Cosa sarà? Un regalo gradito, dando per scontato che i destinatari di questo dono sono proprio gli uomini di Stellone, sarebbe un efficace antidoto contro la pareggite che nelle ultime settimane ha colpito il Palermo. Certificata dalla comparsa di quattro segni X nelle ultime cinque partite e, contestualmente, dai due pari di fila nelle ultime due sfide casalinghe. La migliore medicina per guarire da questa sindrome è certamente la vittoria, appuntamento che i rosanero ultimamente hanno rimandato troppe volte e che vorranno ritrovare domani sera (fischio di inizio alle 21) nella gara interna contro l’Ascoli valida per la diciottesima giornata di campionato.
Dopo il match con il Livorno, la formazione di Stellone dovrà fare i conti con un’altra partita-trappola tra le mura amiche. Se contro i labronici le insidie più grandi erano rappresentate dall’imprevedibilità e la voglia di riscatto del fanalino di coda, in relazione all’avversario di domani il suono del campanello d’allarme è riconducibile in particolare al rendimento positivo dell’undici bianconero. Una squadra reduce dai pareggi interni consecutivi per 1-1 contro Cittadella e Brescia e protagonista finora di un buon campionato (21 punti e collocazione stabile a metà classifica) senza i patemi della passata stagione nella quale la formazione marchigiana conquistò la salvezza in extremis e con sofferenza in occasione del doppio confronto ai playout contro l’Entella. Il Palermo, momentaneamente raggiunto in vetta dal Brescia che oggi ha superato in casa la Cremonese a tempo scaduto, non dovrà sottovalutare l’Ascoli ma, con tutto il rispetto per chi avrà di fronte, dovrà temere soprattutto se stesso. In condizioni normali, i rosa quasi certamente avrebbero poche difficoltà a superare l’ostacolo. Allo stato attuale, invece, sorge qualche dubbio in più. Nonostante il prosieguo di una serie utile che dura da undici giornate, infatti, di recente la squadra ha faticato a conquistare l’intera posta in palio accusando una leggera involuzione che, come avvenuto il 15 dicembre contro il Livorno, può scompaginare il copione di gare apparentemente a senso unico.
«Sarà una partita difficile contro un avversario tosto, in salute e ben allenato – ha sottolineato Stellone nel corso della conferenza stampa odierna al Tenente Onorato – l’Ascoli, oltretutto, ha avuto qualche difficoltà contro le piccole ma si esalta contro squadre che sulla carta sono superiori e tengono di più il pallone come dimostrano i successi contro Benevento, Verona e Spezia. È un match che non va assolutamente sottovalutato. Dovremo essere intelligenti, capire i momenti della gara e scendere in campo con voglia di vincere. Un’affermazione darebbe continuità sia alla striscia positiva sia al punto importante ottenuto a La Spezia». La presenza di troppi pareggi nello score delle ultime partite è un dato di fatto ma il tecnico romano non è preoccupato: «Sono soddisfatto del modo in cui i giocatori interpretano le partite. È anche vero, però, che ultimamente raccogliamo un po’ meno rispetto a quello che esprimiamo ed è leggermente calata la media dei tiri verso la porta avversaria. Cosa manca per recuperare l’efficacia di prima? Servono un po’ più di concentrazione e capacità di sfruttare con maggiore attenzione alcune situazioni di gioco».
Per il match contro la compagine di Vivarini, privo del portiere Lanni e dell’attaccante Ardemagni costretti a dare forfait a causa degli infortuni muscolari rimediati venerdì sera contro il Brescia, sono ventitré i convocati. Nell’elenco, di cui non fa più parte il difensore Struna ceduto ufficialmente (a titolo definitivo e per una cifra intorno ai 600 mila euro, ndr) ai texani dello Houston Dynamo, non figurano gli indisponibili Nestorovski (che alla vigilia di Natale ha incontrato al Tc2 il tennista palermitano Marco Cecchinato per un divertente ‘scambio’ ai microfoni di SkySport), Alastra, Lo Faso e Mazzotta. In base alle indicazioni provenienti dalla rifinitura di oggi, Stellone sembra orientato a disegnare il suo scacchiere con il 4-3-2-1 con Falletti e Trajkovski sulla trequarti a supporto di Moreo unico terminale offensivo. A centrocampo, Jajalo sarà affiancato ai lati da Haas e Chochev. Sull’out destro in difesa, inoltre, torna titolare Rispoli che domenica al Picco era stato ‘sorpassato’ da Salvi nell’undici iniziale.