Nel 1982 Giovanni Paolo II visitò la città di Palermo. Un tour tra ospedali, università, comunità greco-ortodossa e terremotati del Belice. A guidare la sua auto - la famosa papamobile - fu messo Angelo Siino. Pilota di rally e, nel tempo libero, ministro delle finanze e dei lavori pubblici di Cosa Nostra. La storia nel libro Schegge di storia siciliana di Elio Camilleri
Schegge/6 Un mafioso sulla papamobile Il mistero della visita di Wojtyla a Palermo
Il 21 novembre 1982, in una Palermo tristissima dove la speranza dei siciliani onesti era stata uccisa con il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, arrivò Karol Wojtyla.
Era la prima vota che arrivava in Sicilia e i cristiani buoni e onesti lo accolsero con gioia e si
sentirono meno soli e meno disgraziati. Lui ebbe parole giuste, ferme e piene di coraggio per i malati dellOspedale Civico e per gli operai del Cantiere navale; era andato pure allUniversità per incontrare il corpo accademico e pure per i prof. trovò le parole giuste. Le cronache raccontano della visita alla comunità grecoortodossa di Piana degli Albanesi e ai terremotati della valle del Belice.
Ma la cronaca è morta, diceva Benedetto Croce, e spira ogni giorno con le pagine del quotidiano che la riporta ed invece la Storia è viva ed essa ci pone alcune domande, ancora oggi, a distanza di tanti anni dal giorno di quella visita.
Ma quanto era forte la mafia a Palermo nel 1982? E chi comandava a Palermo? I Carabinieri o la Questura. E la Chiesa? E il Cardinale Pappalardo che appena un mese prima aveva pronunciato lindimenticabile omelia di Sagunto che brucia quanto contava nellorganizzazione del viaggio del Papa? Chi ha gestito i trasferimenti del Papa, chi ha ritenuto di garantire la sicurezza di Wojtyla, che già il 13 maggio dellanno precedente era stato raggiunto da due colpi di pistola sparati da Mehmet Ali A?ca?
Chi ha scelto, in definitiva, lautista della papa mobile? Chi ha permesso che la persona del Capo della Chiesa Cattolica fosse affidata, per tutto il tempo della visita a uno dei personaggi più importanti di Cosa Nostra?
Sembra proprio incredibile, ma è così: lautista di Karol Wojtyla fu Angelo Siino, detto Bronson, pilota di rally e ministro delle finanze e dei lavori pubblici di Cosa Nostra, braccio destro di Bernardo Provenzano e dispensatore, per conto della Cupola, di appalti e tangenti, i primi per gli imprenditori amici, le seconde per gli amici politici. Naturalmente, Karol Wojtyla di tutte queste storie non ne sapeva niente. Vero?
Elio Camilleri, Schegge di storia siciliana, Di Girolamo 2012
[Foto di Catholic Church (England and Wales)]