Antonio è uno dei due operatori Seus che venerdì scorso sono stati colpiti con calci e pugni da un 45enne in escandescenza. «Ho cercato di bloccarlo, ma mi ha ferito a uno zigomo con un vaso», racconta a MeridioNews
Tremestieri Etneo, aggrediti due soccorritori del 118 «La mia collega colpita alla schiena con due pugni»
«Quando l’uomo ha visto che la mia collega si stava allontanando per chiamare la centrale – racconta uno dei soccorritori 118 della Seus aggrediti venerdì a Tremestieri Etneo – si è scagliato con grande velocità contro di lei, l’ha colpita con due pugni alla schiena e lei si è accasciata. Le ha dato due pugni con tutta la sua forza». Antonio è ancora scosso. «Non riesco a scaricare, ho la pressione alta», ammette. Due giorni fa, insieme a Tiziana, ha passato un brutto quarto d’ora, raccontato questa mattina dal quotidiano La Sicilia. I due sono operatori della Seus, la società partecipata della Regione che si occupa del servizio di soccorso 118. L’ambulanza era stata allertata da una donna, per una presunta frattura accusata dal figlio. Sul posto, però, hanno trovato una coppia di anziani sulla settantina, terrorizzati, e il loro figlio 45enne. Il braccio di quest’ultimo era illeso, ma lui era fuori controllo, esagitato. Ubriaco, forse sotto effetto di droghe. E la casa si trovava in condizioni disastrose. «Come se fosse passato un uragano, o se ci fosse stato un terremoto», ricorda Antonio.
«Quando sono entrato nell’appartamento – prosegue il soccorritore – ho chiesto dove si trovasse il paziente. Poco dopo ho bussato alla porta della sua stanza, ma lui diceva di stare bene e rifiutava le cure. Mentre noi facevamo già per andarcene, poi, lui se l’è presa contro la madre, dicendole che doveva vergognarsi per avere chiamato il 118». Gli operatori hanno così cercato di riportare la calma in casa, senza però riuscirci granché. In quel momento il 45enne, preoccupato dal gesto di Tiziana di usare il telefono, sarebbe passato alle vie di fatto contro la donna. «A quel punto – dice Antonio – ho cercato di bloccarlo, mentre sua madre provava a farlo calmare. Lui però ha preso un vaso e mi ha colpito sullo zigomo, cominciavo a sentirmi intontito». I due operatori sono poi riusciti a uscire dall’appartamento e rifugiarsi all’interno dell’ambulanza. «Lui ha pure lanciato oggetti sul mezzo di soccorso», aggiunge l’uomo.
I due avrebbero chiamato i carabinieri, che a loro dire avrebbero poi passato la segnalazione alla polizia municipale. La denuncia, già registrata, verrà perfezionata domattina. Antonio ha riportato una lesione allo zigomo. Tiziana un serio trauma alla schiena. «Adesso deve essere l’azienda a difenderci», sospira il lavoratore. Secondo cui il clima, in giro, si fa sempre più difficile. «Ne succede una al giorno di cose così». Nel pomeriggio di oggi i due dipendenti Seus hanno incassato la solidarietà del Movimento lavoratori Seus Sicilia e della sigla sindacale di settore Fsi-Usae.