Sono state circa duecento le persone che hanno risposto all'appello diffuso tramite i social network. Nel mirino c'è la politica del sindaco Cateno De Luca. Raccolte le firme anche per una petizione contro la privatizzazione delle società partecipate
Messina, i cittadini protestano a favore del tram Studenti: «Servizi pubblici devono essere difesi»
Un no forte e deciso contro l’abolizione del tram è arrivato oggi a piazza Cairoli dopo essere partito dai social network. Una mobilitazione che ha chiamato a raccolta quanti vedono nella politica di dismissione del mezzo di trasporto pubblico portata avanti dall’amministrazione De Luca quella una scelta scellerata.
Stamattina in duecento hanno manifestato per ribadire come la linea tranviaria nel sistema della mobilità locale sia una risorsa e non un peso. «È una follia solo pensare di toglier il tram», spiega Sonia, studentessa universitaria che abita lungo il viale Gazzi e ogni giorno utilizzava il tram per arrivare all’ateneo peloritano. «La follia è l’attuale sistema degli autobus» gli fa eco Domenico, un ragazzo che studia all’istituto Cuppari e che sperava di poter usare i mezzi pubblici per andare a scuola. «Non ci sono più orari, il servizio è diventato inaffidabile».
A lamentarsi è anche la signora Grazia, che lo prendeva per andare al cimitero la domenica mattina. «Non posso più andarci – spiega – e non ho ancora capito quale autobus devo usare per fare lo stesso tragitto. Una cosa buona avevano fatto, ora vogliono cancellarla». Nel corso della manifestazione sono state raccolte le firme a sostegno della petizione popolare contro la privatizzazione di Amam, Atm e Messina Servizi. Le tre partecipate del Comune di Messina sono state più volte bersaglio degli strali del sindaco De Luca. L’ultimo proprio nei giorni soccorsi con l’annuncio della messa in liquidazione di Atm, che verrà proposta al consiglio comunale.