L'ex ala destra rosanero, punto fermo dei picciotti di Arcoleo a metà degli anni Novanta, freme in vista del ritorno della finale playoff con il Frosinone in programma questa sera allo stadio Benito Stirpe. Una gara da affrontare con la mente lucida: «Loro la metteranno sulla rissa, i rosa giochino con intelligenza»
Un tifoso speciale sente profumo di serie A Vasari: «Palermo, ora portaci in paradiso»
Tra i tantissimi cuori rosanero che oggi pulseranno per il Palermo a un passo da un sogno chiamato serie A ce n’è uno che batte un po’ più forte. I battiti sono quelli di Tanino Vasari che, da palermitano doc, sta vivendo con intensità e trepidazione la marcia di avvicinamento verso il match con il Frosinone in programma questa sera alle 20,30 allo stadio Benito Stirpe. Vasari, nelle cui vene scorre sangue rosanero, nella stagione 2003/04 ha sperimentato in campo e sulla sua pelle l’emozione della promozione della squadra della sua città e dopo avere gioito da tifoso nel maggio 2014 per il salto di categoria centrato dalla compagine di Iachini adesso, a distanza di quattro anni, vuole rivivere certe sensazioni: «Il Palermo andrà a Frosinone con due risultati su tre a favore – ha esordito l’ex ala destra, classe 1970, ai microfoni di MeridioNews – speriamo che la squadra ci porti in paradiso conquistando un traguardo che la città merita. Mercoledì ho visto un bel Palermo nella sfida di andata, una squadra carica e spinta dalla voglia di salire in A. Adesso manca l’ultimo sforzo, spero che i rosa chiudano i playoff nel migliore dei modi».
Con il passare delle ore sale la febbre per la partita più importante della stagione. Decisiva per la promozione in serie A: «Sento questa gara in maniera particolare e ammetto che mercoledì ero carico ma anche molto emozionato. Vanno fatti i complimenti ai ragazzi per il modo in cui hanno interpretato la partita e per la personalità che hanno dimostrato ribaltando il risultato dopo essere andati sotto di un gol». Determinante, in questo contesto, è stato anche il calore degli oltre 29mila del Barbera: «Conosco molto bene il pubblico palermitano – ha sottolineato Vasari, autore di 17 gol totali in campionato nelle due esperienze in B vissute con la maglia rosanero, dal 1995 al 1997 e nel torneo cadetto 2003/04 culminato con una rete segnata in casa contro il Bari e dedicata al padre scomparso – è una tifoseria che si esalta quando vede che un giocatore in campo corre e lotta. Se dai tutto per la maglia la gente ti trascina in modo incredibile e si è visto anche mercoledì con il Frosinone».
Questa sera, tuttavia, cambierà la prospettiva. Saranno i ciociari ad essere supportati dal calore del pubblico di casa e dovrà essere bravo il Palermo a non farsi condizionare da un ambiente piuttosto caldo: «Quella di oggi è una gara nella quale bisognerà usare la testa. Scendere in campo concentrati, consapevoli del fatto che loro molto probabilmente tenderanno a mettere il match sulla rissa. I rosanero devono fare in modo che siano gli avversari a fare casino. Il Palermo deve pensare alla propria gara, da gestire con intelligenza e lucidità». La stessa lucidità che tre giorni fa ha mostrato La Gumina realizzando poco prima dell’intervallo un gol da attaccante di razza: «Nino – spiega uno dei punti fermi del Palermo dei picciotti di Ignazio Arcoleo – è allo stato attuale il trascinatore del Palermo e questo mi riempie di orgoglio dato che stiamo parlando di un palermitano. È giovane, migliora partita dopo partita e secondo me ha i requisiti giusti per diventare un grande attaccante». Essere allenato da un tecnico che da giocatore ha fatto l’attaccante, peraltro, non può che aiutarlo nel suo processo di crescita: «Stellone è uno navigato, conosce bene la serie B che ha vinto sia da giocatore che da allenatore. Sta facendo molto bene sulla panchina del Palermo e indubbiamente, come dimostrano gli ultimi due successi interni contro Venezia e Frosinone, ha dato alla squadra quella scossa che serviva».