Catanzaro-Catania 0-4: chi sale e chi scende Barisic sempre più decisivo, Lodi dirige bene

La prova del nove chiesta da Lucarelli riesce alla perfezione: il Catania sbanca Catanzaro con un netto 4-0 e ottiene il suo quarto successo nelle ultime sei gare, rilanciandosi nella corsa a un Lecce fermato questo pomeriggio dal Siracusa. Tra i migliori spicca il nome di Maks Barisic: lo sloveno, tornato dal prestito all’Andria tra lo scetticismo generale, ha siglato il suo quinto gol in dieci partite. Bene anche Lodi, dai cui piedi partono sempre le azioni più pericolose dei rossazzurri. Così così Blondett, ancora un po’ spaesato nel ruolo di terzino destro, e un Mazzarani oggi poco efficace

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Barisic: momento magico per l’attaccante che, anche oggi, spicca in una squadra che ha interamente giocato alla grande. Lo sloveno ha il merito di sbloccare una gara in equilibrio per tutto il primo tempo, piombando con grande tempismo su un tiro di Curiale sporcato da un difensore giallorosso. Gol a parte, grande movimento sulla destra e lo zampino sulla rete del 3-0: è suo il cross poi intercettato malamente da Gambaretti che viene recapitato a Ripa. 

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Lodi: il numero dieci rossazzurro dispensa calcio e fa capire come in questa categoria sia sprecato, nonostante i suoi 34 anni. Lo spostamento dai play basso a mezzala gli giova, levandolo da compiti eccessivamente difensivi. A lui adesso tocca inventare e servire le punte, e lo fa alla grande: la rete del 2-0 la inventa lui, servendo una gran palla in area a Curiale. Poi mette i brividi a Nordi con una punizione da distanza siderale, facendo sempre ripartire l’azione nel modo giusto. Piedi fatati.

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Curiale: prova di forza e sostanza, quella del numero 11 etneo. Nel primo tempo si ritrova a far sportellate contro i tre centrali catanzaresi: nella ripresa, la rete di Barisic è propiziata da una sua conclusione deviata da un difensore, mentre lo stesso Curiale è freddissimo a realizzare il 2-0, una sorta di rigore in movimento. E’ sempre presente e, con 14 reti, diventa capocannoniere in solitaria del Girone C.

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Blondett: primo tempo molto difficile per lui, messo continuamente alla frusta da Zanini e Letizia, che arretra e parte palla al piede proprio dalle sue zone. Nella seconda frazione ha meno preoccupazioni, dato che la squadra dilaga: Lucarelli al momento lo preferisce comunque a Semenzato ed Esposito e un motivo, ovviamente, ci sarà.

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Mazzarani: il 32 rossazzurro è il meno brillante nel centrocampo etneo, con Lodi che illumina e Biagianti nelle vesti di baluardo insuperabile nella zona mediana. Prova a far ripartire l’azione e a fiondarsi in avanti per dar manforte agli attaccanti, ma non riesce ad essere né preciso, né decisivo. Gira un po’ a vuoto, ma merita comunque la sufficienza in una grande giornata collettiva

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Marchese: benino nel primo tempo, quando mette anche un cross interessante su cui Curiale non arriva di un soffio. Prestazione senza infamia e senza lode, un po’ in calo nella ripresa, quando pensa soprattutto a presidiare la sua zona di competenza senza spingersi troppo in avanti.


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