Catanzaro-Catania, trasferta nello stadio stregato Al Ceravolo andrà in scena la vera prova del nove

Quando si batterà il calcio d’inizio di Catanzaro-Catania, gli etnei avranno già consapevolezza del risultato delle due rivali in questa entusiasmante corsa per la promozione: Lecce e Trapani giocano infatti alle 14.30 e affronteranno impegni casalinghi tutt’altro che facili, contro formazioni in piena lotta per i playoff come il Siracusa sesto e il Matera, quarta forza del campionato. A prescindere però dagli esiti delle gare in scena al Via del Mare e al Provinciale, però, il destino dei rossazzurri quest’oggi è solo uno: quello di spingere sull’acceleratore e tornare a vincere una gara in trasferta dopo tre turni amari, col 5-0 di Monopoli ormai sullo sfondo e i due tristi pareggi contro Leonzio e Bisceglie. 

Lucarelli, in conferenza stampa, è stato come al solito chiaro: se il trionfo con la Paganese ha rappresentato una prova di maturità, nella gara di oggi servirà dare qualcosa in più. Sarà necessario, per dirla con le sue parole, tirare fuori gli attributi, in una partita che a livello ambientale presenterà difficoltà non indifferenti. La storica rivalità tra le due tifoserie ha infatti portato alla decisione di vietare la trasferta ai supporter etnei: Lodi e compagni si troveranno dunque davanti uno stadio tutto colorato di giallorosso, con una squadra che sta ritrovando entusiasmo dopo la vittoria per 2-0 a Monopoli e il pari con la Virtus Francavilla che, fra l’altro, si somma al punto restituito al Catanzaro dalla giustizia sportiva. I calabresi sono adesso 14esimi, a più cinque sulla zona playout.

Sono 25 i precedenti allo Stadio Nicola Ceravolo, campo quasi stregato per i rossazzurri: sono infatti 13 le vittorie dei giallorossi padroni di casa, contro le appena quattro degli etnei, con otto pareggi conquistati. L’ultima vittoria etnea risale alla stagione di grazia 2005-2006, quella della promozione in Serie A: un 3-1 sul neutro di Lecce, con una doppietta di Mascara e una rete di Caserta a spingere il Catania a un passo dall’obiettivo. Lo scorso anno, invece, la formazione allenata da Giovanni Pulvirenti era uscita sconfitta 2-1: reti di Sarao e Giovinco a chiudere la pratica nei primi minuti di gioco, inutile il gol di Mazzarani. La musica, quest’anno, dovrà necessariamente essere diversa: gli uomini di mister Cristiano Lucarelli sono infatti terzi, a pari merito col Trapani (che ha il vantaggio dello scontro diretto) e a quattro punti da un Lecce reduce dal ko di Caserta e mentalmente in difficoltà.

«I motori iniziano a girare al massimo – dice Lucarelli – bisogna sfruttare l’onda». L’allenatore dei rossazzurri non usa mezzi termini per far capire come questo sia il momento di accelerare per piazzare la volata decisiva. Sono 22 i convocati in casa Catania: assenti Caccavallo, Fornito e Rossetti. Ci sono buone probabilità di vedere in campo lo stesso 4-3-3 che ha travolto domenica scorsa la Paganese al Massimino: ballottaggio tra Porcino e Marchese a sinistra e tra Bucolo e Mazzarani in mezzo, mentre il tridente d’attacco dovrebbe essere confermato. Dall’altra parte, il Catanzaro degli ex Pancaro (in panchina) e Falcone, insieme a Catania nella stagione 2015-2016, soffre solo della squalifica di Onescu a centrocampo e si presenterà con un guardingo 3-5-2, con Corado e Letizia che in avanti proveranno a pungere Pisseri e compagni. Dal Ceravolo, questo pomeriggio, passano molte delle chance promozione del Catania: ci sono tutti gli ingredienti, però, per dare quella dimostrazione di forza che lo stesso Lucarelli si attende dalla squadra.


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