Valverde, in via Nociazze ancora discarica abusiva Sindaco: «Colpa di incivili, metteremo telecamere»

Buste nere, materiale ingombrante ai margini della strada e un muretto che prima non c’era e che adesso c’è, e che sarebbe dovuto servire a evitare l’abbandono di rifiuti ma che, invece, non basta a evitare che si ricrei la discarica abusiva. L’epopea della spazzatura di via Nociazze è ben lungi dal finire. Dopo un anno MeridioNews torna a occuparsi dell’arteria periferica ai confini tra Aci Sant’Antonio e Valverde. Una strada che, nel 2017, è finita sotto i riflettori a seguito delle segnalazioni di alcuni cittadini e della denuncia della consigliera comunale valverdese Anna Maravigna. L’esponente di opposizione, a marzo dell’anno scorso, aveva denunciato la presenza di materiale tossico, prevalentemente eternit, all’Asp e alla polizia provinciale. Che ha sequestrato l’area per effettuare la dovute ispezioni. A un anno di distanza, però, la situazione non pare migliore.

Un anno fa, le amministrazioni di Valverde e Aci Sant’Antonio rispondevano che avrebbero di concerto pensato a soluzioni per salvaguardare la zona. La prima cosa da fare sarebbe stata bonificare l’area. E, successivamente, alzare un muro nella parte santantonese della strada, in modo da rendere più difficile la vita agli incivili. Iniziative che effettivamente sono state intraprese: il muro c’è, anche se notevolmente più basso di come era stato prospettato, e il materiale pericoloso è stato rimosso. L’impegno non è bastato, tuttavia, a redimere gli incivili e adesso l’area continua a essere piena di immondizia. «Da qualche mese mi occupo di via Nociazze – dice a MeridioNews una residente santantonese – Il muro non ha risolto nulla. Con gli stessi soldi che hanno speso, non potevano aggiungere una telecamera?». Lì, del resto, campeggia un cartello con scritto «Area videosorvegliata». Ma pare che il sistema non sia funzionante.

I dubbi di chi vive nella zona, poi, si addensano. «Da chi è stato tolto l’eternit? Che fine hanno fatto le indagini della provinciale?», prosegue un valverdese. «Il muro avrebbe dovuto essere alto due metri e mezzo, invece è di quaranta centimetri». «Abbiamo collaborato con Aci Sant’Antonio per l’opera di bonifica dall’amianto»,  replica il sindaco di Valverde, Saro D’Agata. Era lui, un anno fa, a dirsi titubante rispetto all’ipotesi di potenziare la sorveglianza dell’area tramite le telecamere. «Non saprei dire i costi effettivi di rimozione dell’eternit – sostiene – Ma una cosa posso dirla: molto presto la strada verrà monitorata e lì verrà installata la videosorveglianza».

Proprio D’Agata, a maggio 2017, ha impegnato 16mila euro dell’amministrazione valverdese per l’acquisto di telecamere mobili. «Grazie a questo sistema abbiamo beccato già molte persone – afferma – Tra queste, anche un consigliere comunale di opposizione che gettava i rifiuti proprio da quelle parti». Più preciso è l’assessore all’Ecologia del Comune di Aci Sant’Antonio, Nuccio Raneri. «Visto che l’area di via Nociazze era sequestrata, abbiamo agito insieme alla polizia provinciale. La settimana prossima faremo nuovi controlli con l’Asp, e puliremo la strada». Le spese per il muro, spiega Raneri, si sono aggirate intorno ai duemila euro. «Mentre l’opera di bonifica ci è venuta a costare 3360 euro: tutti soldi dei contribuenti. Ma la gente continua a essere incivile». Se via Nociazze non fosse un collegamento tra Valverde e Aci Sant’Antonio, spiega l’assessore, lui ne avrebbe proposto la chiusura.


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