«L'unico a poter comandare in casa sono io», avrebbe urlato il 35enne all'apice di una lite scaturita per futili motivi mentre tutta la famiglia era a tavola in attesa di pranzare. Il marito avrebbe picchiato la donna davanti ai minori che, in lacrime, lo pregavano di smettere
Viale Rapisardi, maltratta moglie davanti ai figli Arrestato uomo denunciato nel 2013 per lesioni
Maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Sono questi i reati di cui è accusato un uomo di 35 anni, fermato nel pomeriggio di ieri dal personale della squadra volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico. Ad allertare la sala operativa è stata la chiamata di una donna che chiedeva aiuto, riferendo di essere stata aggredita dal marito in presenza dei figli minori.
Gli agenti, giunti nell’appartamento di viale Mario Rapisardi, hanno notato sul pavimento della cucina frammenti di vetro di un barattolo rotto e un rigonfiamento alla nuca e chiari segni di percosse sul volto della donna. Una lite scaturita per futili motivi, mentre tutta la famiglia era seduta a tavola in attesa del pranzo, avrebbe scatenato la violenza dell’uomo che avrebbe schiaffeggiato la moglie prima di spingerla con violenza a terra facendole sbattere la testa sul pavimento.
Alla scena avrebbero assistito i figli minorenni della coppia che, piangendo, avrebbero pregato il padre di smettere. Uno dei figli sarebbe intervenuto per cercare di difendere la madre scatenando, invece, ancora di più l’ira del padre che avrebbe lanciato contro di lui un contenitore di vetro. «L’unico a poter comandare in casa sono io», avrebbe urlato l’uomo con tono minaccioso.
Anche davanti alle forze dell’ordine, avrebbe continuato a inveire contro la moglie minacciandola di morte. La donna è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele dove le è stato diagnosticato un trauma cranico con prognosi di dieci giorni, salvo complicazioni. Il 35enne era già stato denunciato dalla donna e dai genitori di lei nel 2013 e condannato per essersi reso responsabile nei loro confronti di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali e minacce. L’uomo è stato arrestato e portato nella casa circondariale di piazza Lanza a Catania in attesa dell’udienza di convalida davanti al giudice per le indagini preliminari.