I giudici del tribunale fallimentare del capoluogo hanno nominato tre tecnici di alto profilo per redigere una perizia che dica se la società ha una situazione patrimoniale tale da potere indicare uno stato di insolvenza, cosa che i rosanero da tempo negano, oppure no. Nessun vincolo sull'attività sportiva, ma sono tante le ombre
Fallimento Palermo, i giudici chiedono un’altra perizia La società: «Notizia positiva», ma il mercato è a rischio
Tutto da rifare. I giudici del tribunale di Palermo vogliono vederci ancora più chiaro sui documenti contabili della società di viale del Fante e per questo hanno disposto una perizia tecnica prima di decidere se avviare o no le procedure per il fallimento. A ricevere l’onere di svolgere la perizia tre noti professionisti, che dovranno spulciare i documenti in possesso del tribunale e a richiederne, se necessario altri. Dall’inizio delle operazioni il collegio dei tecnici avrà 50 giorni entro cui presentare una prima bozza di perizia, che verrà quindi trasmessa alle parti. La società rosanero, così come la Procura avranno poi altri dieci giorni di tempo per fare le proprie osservazioni di parte e i tecnici nominati dal tribunale a loro volta avranno ulteriori 10 giorni per rispondere a queste osservazioni e depositare in via definitiva il testo della perizia. Il tutto si risolverà, nella peggiore delle ipotesi, in 70 giorni.
«Un provvedimento ordinario, niente di particolare». I legali del Palermo restano comunque ottimisti e spiegano che «i giudici hanno deciso di affidarsi a tre professionisti di altissimo livello di propria fiducia per verificare le posizioni di una parte e dell’altra e decidere se ci sono i presupposti per il fallimento o meno». Starà ai periti, dunque verificare se la società ha una situazione patrimoniale tale da potere indicare uno stato di insolvenza, cosa che il Palermo da tempo nega, oppure no. E la stessa tranquillità si evince dalle parole del presidente Giovanni Giammarva, che anzi parla di buona notizia. «C’è un contraddittorio – dice – un confronto tra le parti, così potremo meglio spiegare quello che fa e come agisce l’azienda. Da parte nostra garantiamo ampia disponibilità a fornire tutta la documentazione che sarà necessaria in linea con quelle esigenze di garanzia che abbiamo chiesto perché il tribunale possa essere assolutamente convinto della bontà delle nostre asserzioni».
Alla fine della perizia, in pratica, qualsiasi dubbio potrà essere fugato e il tribunale potrà decidere o meno se accettare o rigettare l’istanza presentata dalla Procura. Intanto, però, a tenere banco sono gli aspetti, le ripercussioni, che la decisione di oggi potranno avere sul campo e soprattutto sul mercato, dove il Palermo può sì intervenire, ma il rischio che una piazza seppur gloriosa possa fare meno gola ai possibili nuovi acquisti c’è tutto, così come quello che da viale del Fante non vogliano compromettere ulteriormente la situazione dei conti dell’azienda. «Non mi esprimo sul calciomercato – conclude Giammarva – ci sono un direttore sportivo e un allenatore per questo, La società in bonis potrà operare sul mercato, prende atto del provvedimento, ma non ha nessun condizionamento nella sua attività ordinaria che continuerà a svolgersi tranquillamente a partire dalla partita di oggi pomeriggio».