Quando Maria Visalli è stata ritrovata nel suo letto, morta, lo scorso 13 agosto, i soccorritori hanno dichiarato che si trattasse di cause naturali. C'è voluto l'esito degli esami medico legali per chiarire che la donna sarebbe stata uccisa, forse con un cuscino o con delle lenzuola. Per uxoricidio è stato fermato Gaetano Barra
Via Balduino: moglie soffocata, arrestato 61enne Marito «stanco di assisterla», dorme col cadavere
Soffocata, forse con un cuscino. È così che è morta Maria Visalli (classe 1946), lo scorso 13 agosto. A ucciderla, secondo gli investigatori, sarebbe stato il marito Gaetano Barra, dieci anni più giovane di lei, arrestato con l’accusa di uxoricidio, con le aggravanti di avere commesso il fatto approfittandosi del fatto che la donna fosse indifesa e delle relazioni domestiche.
Erano le 14 del 13 agosto quando la centrale operativa del 118 di Catania ha ricevuto una richiesta di intervento in via Balduino, dove viveva la coppia. Arrivati sul posto, i soccorritori hanno trovato la donna da almeno sei ore e hanno imputato la morte a cause naturali. Il marito, sentito dagli investigatori, avrebbe dichiarato che la moglie si era sentita male nel corso della serata precedente: febbre alta, difficoltà di deglutizione, rigurgito. Nonostante il malessere di Visalli, Barra avrebbe raccontato agli inquirenti di essere tornato a dormire.
Fino alle 6, quando si sarebbe svegliato e si sarebbe accorto che la moglie sembrava non respirare. A quel punto, proseguiva l’uomo, si sarebbe addormentato nuovamente. Fino alle 13.30, quando avrebbe telefonato alla sorella per spiegarle la situazione. Sarebbe stata la cognata, quindi, ad allertare il 118. Che non sarebbe stato chiamato dal marito perché lui, avrebbe detto, «si era stancato di assistere la moglie».