L'esperto ex portiere, 70 presenze in gare ufficiali con la maglia rosanero dal 2006 al 2009, consola gli uomini di Tedino, reduci dalla sconfitta interna contro la formazione di Corini, in vista della sfida odierna. Parole di elogio nei confronti di Pomini e Colombi, estremo difensore degli emiliani
Palermo, a Carpi per riprendere il cammino Fontana: «La B è questa, c’è molto equilibrio»
Reagire immediatamente dopo una sconfitta pesante come quella rimediata tre giorni fa in casa contro il Novara. Come riuscirci? I consigli di un esperto possono aiutare gli uomini di Tedino e illuminare il cammino di una squadra che vuole recitare un ruolo da protagonista in questo campionato. Disteso sul lettino dello psicologo, il paziente rosanero può trovare la via della guarigione ascoltando le parole del cinquantenne analista Alberto Fontana in arte Jimmy, ex portiere che durante il suo percorso professionale (dal 2006 al 2009 ha indossato la maglia del Palermo totalizzando 70 presenze in gare ufficiali) si è sempre contraddistinto per saggezza ed equilibrio. «I rosa non sono riusciti contro il Novara a dimostrare in campo ciò che avevano preparato in settimana? Questa è la serie B, un campionato molto livellato che probabilmente è tra i più belli proprio per questo motivo – spiega Fontana intervistato da Meridionews – non c’è un abisso tra le squadre in termini di valori. Il Palermo ha perso perché ha affrontato un’ottima squadra ma non c’è da stupirsi perché in B (torneo che Fontana ha disputato in carriera sei volte ottenendo tre promozioni, due con il Bari e una con l’Atalanta, ndr) è così. Tranne rare eccezioni in cui, in passato, alcune big hanno preso subito il largo, tra i cadetti non c’è nulla di scontato fino a marzo anche se, alla lunga, emergono sempre i reali valori».
Non bisogna fare drammi, dunque, per il passo falso casalingo contro la compagine di Eugenio Corini. Questo il messaggio che lancia l’ex nonno volante: «Nonostante la sconfitta, a mio avviso, i rosanero non hanno disputato una brutta partita. Il Palermo è una signora squadra e resta una delle principali candidate alla promozione. Questa sera giocherà su un campo difficile come quello del Carpi, formazione composta da giocatori di categoria superiore e che in questo avvio stagionale in casa ha fatto quasi sempre bene. Anche questa sarà una partita attraverso la quale i rosanero capiranno la realtà della serie B». Superare la Nestorovski-dipendenza, in attesa che il bomber macedone ritrovi il suo killer-instinct, sarebbe un passo avanti per l’undici di Tedino: «Rientra nella normalità il fatto che, all’inizio, un giocatore possa trovare delle difficoltà. Ci vuole un po’ di tempo per abituarsi ad un nuovo contesto ma, al di là di Nestorovski, il Palermo ha in attacco diversi uomini che possono fare male all’avversario».
In qualità di ex portiere, inoltre, inevitabile un giudizio sulla coesistenza tra il giovane Posavec, che questa sera al Cabassi riavrà i gradi di titolare, e Pomini, portiere navigato che quando è stato chiamato in causa ha dimostrato di essere un elemento affidabile. «Ribadisco che vanno fatti i complimenti a chi ha preso Pomini – ha sottolineato Fontana – è stato uno dei migliori in campo quando ha giocato e la sua presenza è una tranquillità non essendo un’ombra con un passato a Palermo. È giusto che ci siano delle gerarchie, e in questo senso la società ha effettuato delle mosse perfette, ma è anche vero che queste gerarchie bisogna poi ripagarle sul campo. Per quanto riguarda la gara odierna – ha concluso – ritengo il portiere del Carpi, Colombi (ex di turno, ndr), il migliore della serie B. Ci sono un paio di ragazzi interessanti come ad esempio Audero (in forza al Venezia, ndr) o Montipò del Novara ma credo che, per affidabilità e maturità, Colombi sia un gradino sopra gli altri».