Il primo vero confronto con una big lontano dal Barbera dirà di che pasta sono fatti i rosanero e se hanno tutte le carte in regola per legittimare le proprie ambizioni in chiave promozione. Diversi i dubbi di Tedino legati ai recuperi e alle condizioni dei Nazionali. In porta out Posavec a causa di un infortunio all'avambraccio destro
Palermo, esame di maturità in trasferta A Frosinone sfida tra primi della classe
Gli esami di maturità sono previsti a giugno ma, durante l’anno scolastico, l’attività didattica prevede delle prove in itinere altrettanto importanti. Verifiche che consentono ad uno studente di prepararsi gradualmente, anche sul piano psicologico, in vista del test conclusivo. La gara esterna contro il Frosinone in programma domani alle 15 è per il Palermo una simulazione di un esame di maturità. Una prova che, pur non essendo decisiva ‘cadendo’ nel mese di ottobre, può dare un preciso indirizzo al percorso stagionale tracciato dalla squadra. È la classica verifica nella quale, soprattutto per il valore dell’avversario di turno, i rosa riceveranno dei feedback molto utili: capiranno in occasione della prima vera sfida contro una big in trasferta se il livello di preparazione raggiunto in questa prima porzione del campionato è adeguato e, di conseguenza, se i mezzi a propria disposizione sono sufficienti per centrare l’obiettivo (la promozione in serie A) per il quale stanno studiando.
Allo stadio Benito Stirpe, che i ciociari hanno inaugurato il 2 ottobre pareggiando 0-0 contro la Cremonese, andrà in scena l’interessante confronto tra i primi della classe. Frosinone e Palermo, in vetta alla classifica con 14 punti in compagnia anche dell’Empoli, sono due studenti modello in questa serie B. Nonostante la flessione registrata nelle ultime settimane (i padroni di casa sono reduci dalla sconfitta per 2-1 a Novara e hanno racimolato un solo punto negli ultimi tre turni), l’alunno vestito di gialloblù ha la qualità e la ‘competenza’ per fare bella figura e mettere a disagio il suo diretto concorrente. E’ anche vero, però, che in questo momento l’alunno che identifica un Palermo ancora imbattuto sta attraversando un periodo migliore. È uno studente che magari non brilla in alcune materie (estetica, livello di spettacolarità del gioco espresso) ma che finora ha «conquistato» i docenti attraverso un rendimento costante e regolare. I rosa, ancora a secco di vittorie fuori casa nel 2017, proveranno a sfruttare il loro bagaglio di conoscenze per reggere il confronto contro una delle principali candidate alla promozione ma sono consapevoli del fatto che, per superare il test, dovranno applicare alla lettera ciò che hanno assimilato in questi giorni. Lo studio della gara da parte di Tedino e del suo staff, tuttavia, è stato condizionato da alcune variabili. Saranno i dubbi legati alle condizioni dei giocatori reduci dagli impegni con le rispettive Nazionali a orientare le scelte del tecnico.
L’abbondanza, inesistente domenica scorsa, resta un concetto relativo: in attacco troveranno spazio i macedoni Nestorovski e Trajkovski? E a centrocampo Jajalo e Chochev riusciranno a prenotare nuovamente un posto in prima fila a scapito dei polacchi Murawski e Dawidowicz? Sono nodi che verranno sciolti oggi, durante la seduta di rifinitura in programma nel Lazio, anche in base al modulo da adottare e alle caratteristiche dell’avversario. Due le opzioni di Tedino, intenzionato a riproporre la difesa a tre: il 3-4-1-2, provato ieri mattina al Tenente Onorato, con un trequartista (in pole Coronado che però non è al top) e due punte (sono in corsa anche Embalo e La Gumina reduci dalla prestazione incoraggiante fornita contro il Parma) e il 3-5-2 (o 3-5-1-1) con un centrocampista in più (uno tra Chochev, a segno con la sua Nazionale come Trajkovski, e Gnahoré) in una batteria completata da Murawski e Dawidowicz ed un giocatore offensivo in meno. Da capire, in questo caso, chi sarebbe il sacrificato di turno: l’impiego di Coronado dal primo minuto non è scontato così come non è scontata la presenza contemporanea dei due macedoni. Tra tanti interrogativi c’è spazio anche per le certezze: in porta ci sarà ancora Pomini al posto di Posavec, out a causa di una forte contusione all’avambraccio destro rimediata mercoledì nella parte finale dell’allenamento.