La società che nella città dei templi gestisce l'erogazione idrica ha fatto sapere di avere effettuato due campionamenti nelle zone oggetto dell'ordinanza di divieto emessa dal sindaco Lillo Firetto due settimane fa e di non avere trovato parametri non conformi. Probabile che l'Asp farà nuove rilevazioni
Agrigento, acqua contaminata nella zona di Villaseta Ma Girgenti replica all’Asp: «Valori risultano normali»
L’acqua che esce dai rubinetti non è contaminata. A dirlo è Girgenti Acque, la società che ad Agrigento gestisce il servizio idrico, in una nota con cui risponde al Comune, che il 19 settembre ne ha vietato l’utilizzo per scopi alimentari o igienici nella zona di Villaseta. Il provvedimento del sindaco Lillo Firetto è stato preso all’indomani della comunicazione dell’Asp riguardante i risultati dei prelievi effettuati il 13 settembre nel serbatoio della zona, in cui si sarebbero registrati sforamenti dei limiti di legge in merito alla presenza di batteri coliformi ed escherichia coli.
Dal canto suo, Girgenti comunica di avere effettuato delle contro-analisi su campioni prelevati il giorno stesso dell’ordinanza sindacale e di avere replicato il prelievo anche il 27 settembre. «Le contro-analisi chimico fisiche e microbiologiche eseguite hanno evidenziato sin da subito valori conformi ai dettami normativi, rilevando la non presenza di batteri escherichia coli». I dati sono stati trasmessi al Comune di Agrigento ed è stato chiesto all’Azienda sanitaria provinciale « di eseguire i necessari accertamenti, di cui si attendono gli esiti, al fine di consentire al sindaco di Agrigento la revoca dell’ordinanza».
La questione potabilità, tuttavia, riguarda anche un’altra zona della città. È del 23 settembre, infatti, un’altra ordinanza – pochi giorni dopo rettificata – con cui il primo cittadino ha inibito l’uso dell’acqua in alcuni tratti delle vie Quasimodo e Pozzetto Gallo. In questo caso nel provvedimento non si cita la presenza di specifici batteri, ma si dice soltanto che i parametri riscontrati sono «non conformi».
Ad agosto, un caso di contaminazione di acque da escherichia coli – causato dall’entrata in contatto tra rete idrica e reflui fognari – ha creato gravi disagi a Castelvetrano, dove decine di persone hanno presentato sintomi da gastroenterite. Nel centro del Trapanese, per alcuni giorni c’è stata una polemica in merito al mancato accertamento dell’epidemia. Con il Tribunale del malato che ha fornito una lista di pazienti che sono stati sottoposti ai controlli dei medici dell’Asp, mentre l’ospedale locale aveva dichiarato che i casi erano in linea con la media stagionale.