Il deputato di Noi con Salvini, la cui istanza per bloccare la diffusione dei retroscena della campagna elettorale è stata respinta ieri dal tribunale di Palermo, annuncia che andrà avanti «in ogni sede civile e penale e in ogni grado di giudizio»
Caso La Vardera, Pagano non si arrende «Una battaglia per rispetto della libertà»
Sconfitto ma non arreso: così il deputato Alessandro Pagano della Lega e segretario regionale della Lega-Noi con Salvini, in merito alla candidatura alle scorse amministrative di Ismaele La Vardera, che aveva poi rivelato di star girando un documentario sui retroscena della campagna elettorale. «Il provvedimento della prima sezione civile del Tribunale di Palermo sul caso La Vardera lo rispettiamo ma non lo condividiamo – ha commentato Pagano -. Pertanto andremo avanti in ogni sede civile e penale e in ogni grado di giudizio. Si tratta di una battaglia per il rispetto della libertà di voto di tutto il corpo sociale ed elettorale e della dignità dei nostri elettori».
Intanto l’istanza con la quale il deputato leghista ha provato a bloccare la diffusione del filmato, oltre all’accusa di avere ingannato gli elettori di centrodestra per fini personali, è stata respinta dal giudice Corsini. Al momento Pagano dovrebbe pagare pure le spese legali. Su Facebook La Vardera , dopo un lungo periodo di silenzio, aveva così commentato: «La verità, solo ed esclusivamente quella. Vado avanti».