S. M. Ganzaria, ricorso al Tar sui due voti di scarto L’elezione del sindaco dipende da cinque argentini

E chissà che il futuro politico di San Michele di Ganzaria non passi dall’Argentina. Il risultato delle ultime Amministrative sembra infatti colorarsi di tinte albicelesti dopo che un comitato di cittadini ha presentato un ricorso al Tar per «fare chiarezza» sul contrastato esito dello spoglio. Gianluca Petta, sindaco uscente di area Pd, è stato riconfermato grazie a due soli voti in più di uno dei sfidanti, Danilo Parasole. Cioè lo 0,09 %. Troppo poco per far calare la temperatura dello scontro, troppo poco per non far scattare le recriminazioni. E tra i vari episodi che avrebbero inciso sul conteggio spicca quello che vede protagonisti cinque persone di nazionalità argentina entrati, sorprendendo qualcuno, nel novero dei 953 votanti registrati nel piccolo centro calatino. 

Secondo i ricorrenti andrebbe verificato se in effetti questi elettori, sebbene regolarmente iscritti all’Aire (l’Anagrafe degli italiani residenti all’estero) e nelle liste elettorali del Comune,  avrebbero potuto essere ammessi al voto. Il problema starebbe nei documenti di riconoscimento che sarebbero stati da loro esibiti ai componenti del seggio. Qualche dettaglio lo aggiunge lo sconfitto Parasole: «Questi cinque signori sono stati identificati tramite il loro passaporto argentino e non tramite carta d’identità – spiega a MeridioNews – anche per questo, e per altri fatti accaduti, ci sono dei cittadini che chiedono giustizia sulle elezioni». 

La neo opposizione, poi, denuncia anche presunti allontanamenti dei rappresentanti di lista durante lo spoglio, scrutini a porte chiuse «per il troppo rumore» e persino l’apertura delle urne mentre le operazioni di voto erano ancora in corso. «Il ricorso punta soprattutto a mettere ordine sull’attribuzione dei voti di alcune schede, anche alla luce di un clima per nulla sereno durante  lo spoglio – dice poi Parasole – in caso queste osservazioni non venissero accettate, viene poi chiesto l’annullamento delle elezioni in relazione al voto degli argentini». «A quanto mi risulta, alcuni di loro non erano neppure mai stati a San Michele, ma quello che conta è che, alla luce di un risultato così risicato, anche quei voti sono stati decisivi – ragione infine l’ex candidato sindaco, adesso consigliere – Non sappiamo per chi hanno votato, ma fare chiarezza su quanto accaduto è doveroso».

Si mantiene sereno invece il sindaco Gianluca Petta. «Ricorrere è un diritto che spetta a tutti, ma le motivazioni mi lasciano molto perplesso – osserva a MeridioNews – Dai verbali dello scrutinio non emergono schede contestate, questi sono problemi che sono stati evidenziati dopo». Il primo cittadino annuncia anche la prossima costituzione in giudizio del Comune: «La legittimità del voto va difesa, se avessi perso per due voti probabilmente anch’io avrei fatto ricorso, ma non in questi termini così pretestuosi. Hanno votato cittadini dalla Germania, dalla Svizzera, perché menzionano solo gli argentini?», si chiede Petta. Intanto, il caso San Michele di Ganzaria sarà al vaglio del Tar di Catania il prossimo ottobre.  


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